Luca Ranieri è il giocatore viola che ha convinto di meno, domenica pomeriggio, a Marassi. Il classe 1999 è in confusione e fa dell’impulsività, delle imprecisioni la propria cifra. L’errore commesso in occasione del rigore regalato al Genoa la dice lunga sul suo stato di caos. Il braccio largo, il movimento scoordinato e la conseguente protesta sono ingenuità che non può permettersi. Al pari dei posizionamenti sbagliati. L’impressione è che la sfortuna non c’entri quasi mai: si tratta perlopiù di distrazioni frequenti. Il che non è incoraggiante per nulla.
Alla fine la prestazione di Ranieri è lo specchio di una difesa generalmente disattenta, maldestra. Le difficoltà sono evidenti e all’ordine del giorno, così come i tempi sbagliati, il nervosismo, gli abbagli. La difesa della Fiorentina è in crisi come poche altre volte, non a caso occupa l’ultima punizione (anche) nella classifica dei gol subiti: 18. Manca la solidità psicologica che dovrebbe trasmettere proprio il capitano, soprattutto in un momento delicato come quello attuale. Invece la retroguardia è travolta dalla negatività.
A proposito della fascia, l’assegnazione a Ranieri ha spesso fatto discutere dividendo l’opinione pubblica. C’è chi lo considera un giocatore votato alla causa come pochi altri, dunque meritevole di indossarla, e chi invece ne obietta il nervosismo, l’irruenza lontani dall’atteggiamento equilibrato di chi dovrebbe rappresentare un riferimento. Sta di fatto che è il capitano della Fiorentina, quindi dovrà contribuire a tirarla fuori dai guai il prima possibile. Adesso più che mai è richiesta la collaborazione di tutto il gruppo.
Ranieri fa parte di quella categoria di giocatori il cui accordo con la Fiorentina è ben saldo. Il difensore ligure ha rinnovato l’anno scorso il suo contratto, portandolo fino al giugno del 2028. Guadagna 1,2 milioni di euro netti a stagione. E pensare che nell’agosto di tre anni fa avrebbe potuto fare cartella e andarsene, trasferendosi allo Spezia in cambio del difensore Dimitris Nikolaou. Poi non se ne fece niente e Ranieri diventò un caposaldo della retroguardia viola. Oggi la Fiorentina ha bisogno della sua grinta per svegliarsi dall’incubo. Lo riporta il Corriere dello Sport.
