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Corriere dello Sport: “In caso di ko contro l’Inter, è il peggior avvio nella storia della Fiorentina”

Firenze, Stadio Franchi, 26.10.2025, Fiorentina-Bologna, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Corriere dello Sport: “In caso di ko contro l’Inter, è il peggior avvio nella storia della Fiorentina”

Redazione

29 Ottobre · 09:27

Aggiornamento: 29 Ottobre 2025 · 09:27

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Fiorentina che ha conquistato solo 4 punti in otto gare

Non è questione di ritornare a San Siro, perché Stefano Pioli c’è stato appena dieci giorni fa nell’appuntamento con la a maiuscola per ritrovare il “suo” Milan, quanto piuttosto è questione di tornarci per affrontare l’Inter e l’ultima volta che l’ha fatto è stato il giorno in cui Lautaro e compagni si sono presi lo scudetto della seconda stella: vincendo in casa dei rossoneri il derby che nessuno mai dimenticherà.

Il tecnico parmigiano in questo momento ha altri pensieri e altri obiettivi che gli passano per la testa, con la Fiorentina al penultimo posto al braccio del Pisa, capace di conquistare appena quattro punti in otto partite e incapace di vincerne anche una sola in queste otto. A proposito, in caso di mancato successo stasera, la Fiorentina metterebbe insieme il peggior inizio di sempre della sua storia in Serie A, superando in negativo quello della stagione 1977-78, quando l’allora squadra guidata da Carlo Mazzone andò a prendersi il derby dell’Appennino tra ultime in classifica contro il Bologna di Pesaola, alla nona giornata in un Dall’Ara sepolto dalla neve, con una rete del fiorentinissimo Andrea Orlandini a due minuti dalla fine: i punti che erano tre dopo otto turni (peggior partenza finora), diventarono cinque che sarebbero sei facendo contare tre la vittoria. Altri tempi, altre situazioni, altre storie, e chissà invece che da qualche parte, in un angolo nascosto, Pioli magari un posticino per aggiungere rivalsa a determinazione l’abbia trovato nel preparare la trasferta del Meazza che vale tanto, tantissimo, per la squadra viola. Ricordando i gol di Acerbi e Thuram che hanno portato l’Inter sul 2-0, la rete “inutile” di Tomori nel finale, i calciatori di Simone Inzaghi che correvano ebbri di gioia sotto la pioggia e sotto la Curva Nord in estasi, Lautaro Martinez che si arrampicava sulla traversa della porta, mentre sciarpe e cartelli con sopra scritto campioni e 20 su sfondo verde-bianco-rosso accompagnavano ogni azione d’irrefrenabile esultanza da parte nerazzurra. Era il 22 aprile 2024.

Sembra lontanissimo e invece è lì, e semmai dovesse entrare nei ricordi appena messo piede sul terreno di gioco che l’allenatore viola ben conosce, sarà solo per aumentare la sua voglia di regalarsi e regalare finalmente una notte di gioia alla Fiorentina e ai suoi tifosi, che avrebbe poi un valore enorme, al di là degli eventuali tre punti comunque fondamentali, per l’impatto psicologico sul gruppo e sull’ambiente. Per riuscire nell’impresa, ché quella sarebbe per i valori in campo e per le statistiche negative con il loro peso relativo (un solo successo nelle ultime nove partite a San Siro contro l’Inter a fronte di sei sconfitte e due pareggi, subendo ben 20 gol a una media di 2,2 a gara), Pioli si affida a una Fiorentina uguale e un po’ diversa rispetto a quella che ha rimontato i rossoblù: uguale con Kean e Gudmundsson, invocati salvatori della patria (viola) all’interno di una sfida che avrà bisogno di qualità, corsa e muscoli per dare battaglia all’Inter. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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