“Dobbiamo trovare equilibri migliori là in mezzo” aveva detto Stefano Pioli nel post-partita di Fiorentina-Bologna. Un’altra prova confusionaria, causata anche dal fatto che proprio là in mezzo uomini scelti per dare ordine e armonia alla manovra in questo momento non lo stanno facendo. Su tutti Nicolò Fagioli, che secondo Pioli “doveva farsi trovare maggiormente pronto” e attaccare gli spazi che gli avversari gli avevano lasciato. La ripartenza della Fiorentina parte anche da un ripensamento del centrocampo,, dovuto anche alla fatica di San Siro che arriva a poco più di 72h dal 2-2 del Franchi: per questo Pioli ha in mente di cambiare qualcosa, meno palleggio, più muscoli e soprattutto centimetri.
Cher Ndour – entrato con un buon piglio anche domenica – in questo momento sembra l’unico centrocampista a disposizione in grado di garantire anche un apporto offensivo, laddove, anche in quella zona del campo, dalla trequarti in su, gli attaccanti hanno bisogno di una mano. E quindi il classe 2004 si candida per una maglia dal primo minuto, magari proprio a discapito proprio di Fagioli, ma anche l’altro cervello di centrocampo potrebbe partire fuori: Nicolussi Caviglia, titolare in sei delle ultime sette gare, dovrebbe accomodarsi in panchina, al suo posto Sohm sembra aver superato nelle gerarchie Jacopo Fazzini.
Ma non basterà soltanto cambiare figurine: Pioli chiede un cambio di passo che deve partire proprio da li’, dal cuore di una squadra apparsa sempre sotto ritmo. Anche per questo Sohm e Ndour, forze fresche (l’ultima da titolare del primo in campionato risale al debutto col Cagliari, mentre il secondo ha appena un quarto d’ora nelle ultime quattro di Serie A), interpreti diversi per un diverso approccio, più aggressivo, contro un centrocampo collaudatissimo come quello dei nerazzurri. In mezzo potrebbe essere confermato Rolando Mandragora, uomo d’esperienza ma anche lui con un rendimento a picco nelle ultime uscite. Dubbi che Pioli si è portato nella valigia a Milano: non si è portato invece Abdelhamid Sabiri, rimasto a Firenze a causa di una contusione patita nei minuti finali col Bologna come riportato da Il Corriere dello Sport – Stadio
