25 Ottobre 2025 · Ultimo aggiornamento: 23:46

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Malesani sicuro: “Pioli è Pioli”. Poi punge la Fiorentina: “A Bologna c’è Sartori, a Firenze no”

Rassegna Stampa

Malesani sicuro: “Pioli è Pioli”. Poi punge la Fiorentina: “A Bologna c’è Sartori, a Firenze no”

Redazione

25 Ottobre · 10:20

Aggiornamento: 25 Ottobre 2025 · 10:20

Condividi:

"Pioli non ha ancora trovato il suo 11. Kean con Palladino ha avuto grossi benefici"

Alberto Malesani ha rilasciato un’intervista sulle pagine di La Gazzetta dello Sport in vista del derby dell’Appennino in programma domani al Franchi: “Stefano Pioli? Ho l’idea che non sia ancora riuscito a trovare il suo undici, la base dalla quale partire. E magari nemmeno l’assetto per poter decollare. Ma ehi, calma, parliamo di un bravo allenatore che guida una squadra forte, quindi…”

Dentro l’attualità: due bellissime vittorie in Coppa contro Rapid e Steaua cosa possono dare oltre al concetto fondamentale dei tre punti?

“Una spinta emozionale enorme. Il Bologna sta esprimendo un calcio più internazionale anche per il fatto che Italiano sa preparare sfide-duelli, l’uno contro uno, quelle in cui o la va o la spacca; nelle finali con la Fiorentina fu anche sfortunato ma la Coppa Italia vinta la stagione scorsa dimostra il suo ottimo lavoro. Lo conosco bene: era già un giocatore che “leggeva”, studiava, molto attento alle situazioni tattiche, intelligente, oltre che importante”.

Come si spiega il momento di Stefano Pioli?

“Non dimentichiamoci di una cosa: Pioli è Pioli, un allenatore che ha saputo dimostrare qualcosa eh … Credo che l’ambiente gli voglia comunque bene, e questo è assolutamente importante. Ma se non vinci succede così, ti criticano, Firenze poi è particolarmente umorale. Il concetto legato al fatto dell’essere ben voluto è comunque un aspetto da non trascurare: per uscirne presto e anche bene può aiutare. E anche molto. L’ultima posizione in classifica? E’ stato anche sfortunato, non dimentichiamolo, ma riparliamone fra 4-5 giornate del dove sarà la Fiorentina: credo non certamente lì …”

Ecco: ma perché adesso i viola sono lì e il Bologna, nonostante vendite sempre pesanti, è ancora in zona-Europa?

“Ho l’impressione che Pioli debba ancora ingranare, quindi inquadrare il gruppo di riferimento attorno al quale costruire definitivamente, col quale sviluppare le proprie idee. E forse anche il modulo giusto per far sì che tutto si esprima al meglio. Ma Firenze è questa, o ti ama o ti odia: io ho avuto la fortuna di essere amato ma il popolo fiorentino, più di quello bolognese, ama divertirsi. A Bologna piace il bel calcio ma se non succede non ne fa una tragedia; Firenze, invece, se non c’è il divertimento non ti perdona. Quanto ai rossoblù c’è una persona in società che lavora benissimo e anche in silenzio: trovando primattori e co-protagonisti alla perfezione, quindi titolari e validissime alternative, si chiama Giovanni Sartori e non lo scopro certamente io”.

Vuole dire che a Firenze non c’è?

“Mi spiego: in viola devono ancora trovare l’intesa perfetta, la conoscenza reciproca che diventa la base di tutto, quella che a Bologna c’è per continuità costruita negli anni scorsi, quella che ti permette anche di accorciare i tempi di sviluppo e crescita perché ti capisci al volo, subito, immediatamente. E intendo fra tutte le componenti, sia chiaro. A Bologna si conoscono da anni, a Firenze cominciano a conoscersi adesso; il Bologna è una macchina oliata che dimostra di avere e seguire certe linee ormai acquisite, la Fiorentina deve ancora partire ma sono certo che arriverà”.

Scelga un giocatore a testa: chi non toglierebbe mai a Fiorentina e Bologna?

“Scelgo Moise Kean sicuramente: mi piace, mi piace davvero molto. L’anno scorso con Raffaele Palladino ha avuto grossi benefici, ha momenti in cui è assolutamente dominante, ma gli altri devono aiutarlo ad esserlo sempre, a far sì che possa mettere in moto la propria macchina che è fra le migliori. Nel Bologna ci sono tanti giocatori che sceglierei, mi faccia pensare un attimo … Riccardo Orsolini vive anni ottimi, Santiago Castro mi piace molto, Odgaard sa essere importantissimo; ma alla fine scelgo quel giocatore del quale “Ita” fa quasi mai a meno, Remo Freuler: un maestro, c’è sempre e comunque, anche quando non lo vedi”.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio