L’ultima reazione della società viola sembra un mezzo passo indietro. Ma le interlocuzioni con Palazzo Vecchio non sono mai mancate ed è prevedibile che continueranno serrate portando a una schiarita. Fra le opportunità per trovare buona parte dei milioni di euro mancanti all’appello per il secondo lotto c’è l’intervento diretto del patron viola Rocco Commisso. Le condizioni sono quelle ormai arcinote: il ‘total control’ del secondo stralcio dei lavori con certezza sui tempi, in cambio di un’iniezione di liquidità al Comune per terminare il restyling in tempo per il 2029. Ma dopo l’annuncio sul ritardo della Fiesole, la società sembra aver congelato l’opportunità: «Alla luce degli ultimi elementi – ha specificato la società in una nota – le condizioni per un eventuale coinvolgimento della Fiorentina nel progetto dovranno essere nuovamente valutate». La nuova variante e il relativo cronoprogramma saranno resi noti dal Comune la prossima settimana dopo che sarà messo nero su bianco in una determina. Tra i fattori che potrebbero contrariare la società viola c’è l’opportunità di lasciare il Franchi per accelerare i lavori. Lo riporta La Nazione.
