Tutto avrebbe immaginato meno che (ri)presentarsi a San Siro senza aver ancora vinto una partita e in piena zona retrocessione. «Pioli is on fire», cantava e probabilmente gli canterà anche stasera il popolo rossonero e in un certo senso, on fire, lo è anche adesso. Perché gode di «fiducia illimitata» (parole del d.s. Pradè) e aldilà delle dichiarazioni pubbliche è certamente vero che nessuno, tanto meno colui che decide (Commisso), ha voglia di ribaltoni. Eppure Pioli lo sa. Nel calcio contano i risultati e tutto, anche la panchina più solida del globo, può improvvisamente traballare. Quel posto insomma scotta e oggi, nella tana del Diavolo, servirà una Fiorentina fin qua mai vista per non farsi inghiottire dalle fiamme. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
