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Pioli: “Il Milan ha più problemi di quelli che i numeri dicono. Non cambio i miei principi di gioco”

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Pioli: “Il Milan ha più problemi di quelli che i numeri dicono. Non cambio i miei principi di gioco”

Redazione

17 Ottobre · 14:59

Aggiornamento: 17 Ottobre 2025 · 15:16

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Stefano Pioli, dalla sala stampa del Viola Park, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa

Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa a due giorni da Milan-Fiorentina, queste le parole dell’allenatore viola:

“Avrei voluto un altro momento e per questo non sto pensando alle emozioni che inevitabilmente ci saranno entrando in quello stadio dove ho vissuto tante emozioni. Sicuramente le partite con la Nazionale hanno fatto bene a Gudmundsson, ha perso ritmo dopo l’infortunio avuto la volta scorsa, lui può fare di più, ha le qualità per farlo. Kean ha lavorato parzialmente con la squadra oggi, buone sensazioni ma abbiamo evitato cambi di direzioni e contatti, domani l’allenamento decisivo, vediamo come risponderà la caviglia. Mi aspetto la miglior partita possibile, chi si è allenato lo ha fatto bene, vedo una squadra attenta e motivata. Il Milan è forte e concede poco, dobbiamo avere attenzione e sacrificio, saper essere pericolosi quando recuperiamo palla

Sarà emozionante incontrare i giocatori con cui ho fatto qualcosa di importante, durante la partita ci insulteremo, poi a fine partita ci abbracceremo perchè abbiamo vissuto emozioni importanti. Per Milan-Fiorentina saranno 500 partite da allenatore, il giorno dopo faccio 60 anni, se esiste un dio del calcio, spero abbia un occhio di riguardo.

Ho parlato con i ragazzi di tante situazioni, vogliamo cambiare le cose ma non si risolve tutto in una partita, migliorare la classifica richiede tempo, pensiamo una partita alla volta, crediamo in quello che facciamo con energie positive. Pongracic sta bene, Sohm sta molto meglio, ha sofferto la fascite più di quanto ci aspettavamo ma ora sta molto meglio.

Non siamo riusciti a mantenere il vantaggio in queste partite perchè non siamo riusciti a mantenere la palla quanto avremmo voluto, abbiamo commesso degli errori e siamo stati punti, anche gli avversari lo hanno fatto, forse hanno anche commesso più errori di noi ma non sono stati puniti.

Il Milan è una squadra molto solida, ha subito meno di quanto in realtà dicono i numeri, Allegri è un grande allenatore, sta facendo un grande lavoro, ha giocatori forti che strappano e che hanno grandi qualità.

Fagioli sta bene, pensavo potesse fare il regista, ci credevo tanto ma alle prime difficoltà lui ci ha creduto meno, non so se giocherà domenica, abbiamo ancora l’ultimo allenamento. Comuzzo sta bene, ha vissuto un momento in cui la sua condizione psicofisica non era ottimale. Si guarda sempre chi non gioca, giustamente quando le cose non vanno bene funziona cosi, ma se faccio delle scelte c’è un motivo e chi non gioca deve far di più.

I numeri non vanno in campo, domenica giocheremo undici contro undici e la partita partirà da zero a zero, se faremo bene vinceremo, se non faremo bene non troveremo la vittoria. Lavoriamo insieme da tre mesi, che non sono tanti, sono davvero pochi se consideriamo anche le soste, facciamo diverse cose buone, la squadra sta crescendo e i valori ci sono. Adesso bisogna venire fuori da questa situazione, sono sicuro che usciremo fuori da questo momento, la stagione è lunga. Modric l’ho conosciuto in vacanza 2 anni, fa, si è presentato come un grande tifoso del Milan, lui è un grandissimo campione sotto tutti i punti di vista.

Dà fastidio perdere le partite, stiamo lavorando sui calci da fermo, ma a volte se ci lavori tanto sulle negatività non fa sempre bene sulla testa dei giocatori. Contro la Roma non abbiamo sbagliato posizioni e atteggiamento ma il gesto di Cristante è di una qualità su cui era difficile porre rimedi, ci abbiamo lavorato. Ho sentito Commisso, l’ho sentito carico molto meglio rispetto a due settimane fa a livello di tono, sta meglio, ci ha stimolato tanto per fare meglio possibile, è stato un colloqui molto positivo, mi è dispiaciuto non averlo ancora conosciuto, ha grande carisma.

Non penso a rivedere i miei principi di gioco, ma correggere gli errori fatti si. Dobbiamo sfruttare gli errori che fanno gli avversari. Ci mancano i punti e le vittorie, perchè si, conta il gioco e contano tanti aspetti ma alla fine si vedono le vittorie fatte e i punti che si portano a casa. 

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