10 Ottobre 2025 · Ultimo aggiornamento: 12:03

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Ricordate Pradè?: “Poi c’abbiamo Fagiolino… lui però quest’anno deve diventare Fagiolone”

News

Ricordate Pradè?: “Poi c’abbiamo Fagiolino… lui però quest’anno deve diventare Fagiolone”

Redazione

9 Ottobre · 22:57

Aggiornamento: 9 Ottobre 2025 · 22:58

Condividi:

Fiducia tradita e ruolo mai definito: Fagioli è passato da simbolo del progetto viola a oggetto misterioso della nuova Fiorentina di Pioli

«Poi c’abbiamo Fagiolino… lui quest’anno deve diventare Fagiolone, però».Parlò così Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, durante la conferenza stampa di fine mercato. Un messaggio chiaro, sintomo della fiducia che la società viola ha riposto in Nicolò Fagioli. Fiducia che, per ora, non è stata ripagata. Il declino di Nicolò Fagioli con la maglia viola parte da lontano, da quell’Udinese-Fiorentina che portò al riscatto del giocatore per una cifra pari a 13,5 milioni di euro. Da giocatore chiave a delusione, una delle tante di questo inizio di stagione viola. Adesso, per Stefano Pioli, non è più un titolare?

La massima espressione delle qualità di Nicolò Fagioli con la maglia della Fiorentina si racchiude nell’assist per Rolando Mandragora sul 2-0 alla Juventus, gara che costò la panchina a Thiago Motta. Proprio quell’allenatore che aveva deciso di metterlo ai margini del club bianconero, favorendone così la cessione alla squadra allora allenata da Raffaele Palladino. Fu proprio l’ex tecnico del Monza a metterlo al centro del suo centrocampo nel ruolo di mezzala, davanti a Danilo Cataldi. I primi mesi furono tutti rose e fiori: Nicolò sembrava rinato. Poi, però, arrivarono le difficoltà. Sui giornali si tornò a parlare dell’inchiesta sul calcioscommesse, Fagioli tornò al centro delle critiche e le sue prestazioni in campo ne risentirono.

Non a caso, i mesi finali a Firenze furono condizionati da alti e bassi, anche se si conclusero con il gol contro l’Udinese. In quell’occasione, la Fiorentina — grazie alla qualificazione alla Conference League — riscattò il centrocampista per l’obbligo di riscatto concordato con la Juventus. Al di là di ciò, Rocco Commisso credeva così tanto nelle qualità del giocatore che lo avrebbe riscattato anche in caso di mancata qualificazione alle competizioni europee. Le dimissioni di Palladino non segnarono particolarmente il futuro di Nicolò Fagioli a Firenze. Come detto, il centrocampista viola ha sempre avuto dalla sua parte la fiducia della società.

L’arrivo di un tecnico esperto come Stefano Pioli fu accolto fin da subito con ottimismo per il futuro di un giovane alla ricerca della consacrazione. L’ex allenatore del Milan cambia così modo di giocare e modulo: niente più 3-5-2, dentro il 3-4-1-2. Ed è qui che iniziarono le incomprensioni sul ruolo di Fagioli. Prima trequartista, poi regista: Pioli, fin dalla tournée inglese, lavorò specificamente sulla sua posizione in campo. Il tempo passava, l’inizio di stagione si avvicinava, ma il vero Fagioli non si vedeva. Uno dei principali errori imputati a Stefano Pioli in questo disastroso avvio di stagione è stata proprio l’incapacità di individuare la giusta posizione in campo per Fagioli.

La differenza con il ruolo di mezzala ricoperto sotto la gestione Palladino è così evidente che i dirigenti viola decidono di acquistare Nicolussi Caviglia dal Venezia: un regista puro, da affiancare a Fagioli. Eppure, inspiegabilmente, Stefano Pioli non li ha mai fatti giocare insieme. Mai. Il giovane centrocampista valdostano, da possibile compagno di reparto, si è trasformato in un vero e proprio sostituto, relegando Nicolò Fagioli in panchina. Questa non può essere la vera Fiorentina, come non può essere il vero Nicolò Fagioli.

Adesso tocca a lui riprendersi il centro della scena e convincere Stefano Pioli di poter essere un giocatore importante per rilanciare una squadra ferma a soli tre punti in classifica. Magari cambiandogli ruolo, tornando al 3-5-2 e riproponendolo come mezzala, là dove nella scorsa stagione aveva fatto innamorare tutti i tifosi viola. Solo una questione di ruolo? Assolutamente no, ma può essere il punto di partenza per ritrovare un giocatore su cui tutta la dirigenza viola ha puntato con grande convinzione.

Lo riporta calciomercato.com

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio