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Gudmundsson, che preoccupante involuzione! In 45′ contro la Roma: 0 tiri, 1 tocco in area avversaria e 0 1vs 1 vinti

Firenze, Stadio Franchi, 21.09.2025, Fiorentina-Como, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

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Gudmundsson, che preoccupante involuzione! In 45′ contro la Roma: 0 tiri, 1 tocco in area avversaria e 0 1vs 1 vinti

Lisa Grelloni

6 Ottobre · 18:25

Aggiornamento: 6 Ottobre 2025 · 18:29

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Gud sicuramente non va abbandonato, ma in questo momento la Fiorentina non può aspettare nessuno, ha una vitale necessità di cambiare rotta

Prestazione horror quella di Albert Gudmundsson in Fiorentina-Roma. Stefano Pioli ieri gli ha dato fiducia, schierandolo titolare in coppia sulla trequarti con Jacopo Fazzini dietro Moise Kean, ma l’islandese ha totalmente deluso le aspettative. Premesso che Firenze ed i tifosi viola, non hanno mai visto il brillante talento di Gudmundsson che faceva impazzire i genoani, oggi Albert pare un calciatore perso ed è senza alcun dubbio totalmente da ritrovare.

Quella forza nelle gambe messa in luce in quei dribbling secchi che eseguiva al Genoa, e quei tiri di qualità trasformati in gol, sembrano solo un lontano ricordo. Difficile capire il motivo, poiché Albert Gudmundsson ha fortemente voluto il riscatto da parte della Fiorentina in estate, ed oggi, partita dopo partita fatica sempre di più, dà l’impressione addirittura di spegnersi, vagare, sparire dal campo.

La prima stagione di Gudmundsson con la maglia della Fiorentina è stata martoriata dagli infortuni, che l’hanno fatto continuamente fatto faticare per ritrovare il top della forma, ma quando entrava in campo, nonostante non fosse quel gioiello visto in maglia rossoblù, al termine della stagione è riuscito in ogni caso a raggiungere dei numeri buoni: in Serie A 24 presenze, 6 gol (uno ogni 214 minuti) e 1 assist, in Coppa Italia 3 presenze, in Conference League 8 presenze, 2 gol (uno ogni 213 minuti) e 1 assist.

Ma quest’anno pare esserci una preoccupante involuzione tecnico-tattica del “folletto d’Islanda”, confermata dai numeri stagionali: in Serie A 4 presenze e 1 assist, in Conference League 3 presenze, 1 gol e 2 assist. Gudmundsson ieri è stato richiamato in panchina da Stefano Pioli dopo appena 45 minuti di gioco, il “folletto islandese” durante la prima frazione non è mai riuscito a rendersi pericoloso, troppo lento, “molle”, a tratti irritato e irritante, mai presente negli spazi lasciati dagli avversari, da evidenziare infatti che i difensori della Roma ogni volta che prendeva palla lo anticipavano. Numeri impietosi contro i giallorossi che accendono i riflettori sul giocatore: 0 tiri in porta, 0 occasioni create, 15 tocchi di cui solo 1 in area avversaria, 0 contrasti vinti, 0 palle recuperate, 0 uno vs uno e 0 duelli aerei vinti. Una performance che è un importante campanello dall’allarme: che cosa gli sta succedendo? Qual è il problema che affligge Gud? Difficile avere una risposta. È stato lo stesso allenatore a parlare della prestazione dell’islandese al termine della gara dicendo: “Mi aspetto di più da lui, deve lavorare con più qualità e personalità”.

Albert Gudmundsson sicuramente non va abbandonato, ma in questo momento la Fiorentina ha una vitale necessità di cambiare rotta, di inanellare una serie di risultati positivi (nonostante il calendario che si presenta proibitivo), non può ora continuare a “forzare la mano”, a puntare su chi adesso sembra solamente una brutta copia di quel calciatore arrivato con la fama di potenziale “top player”.

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