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Piccoli: “Ho spinto per venire alla Fiorentina, Gosens leader vero. Che emozione mio padre al Viola Park”

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Piccoli: “Ho spinto per venire alla Fiorentina, Gosens leader vero. Che emozione mio padre al Viola Park”

Redazione

26 Agosto · 14:40

Aggiornamento: 26 Agosto 2025 · 14:40

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Roberto Piccoli è stato presentato dalla sala stampa del Viola Park, queste le parole del nuovo centravanti della Fiorentina

“Ho trovato un gruppo bellissimo, questo è un grande club, la trattativa è partita dopo la fine della stagione e quando si stava per concretizzare ho spinto anche io per venire qui. Ho vissuto in maniera particolare la partita contro il Cagliari perchè ci sono legato ma allo stesso tempo volevo che la Fiorentina riuscisse a portare i 3 punti. 

In ogni squadra ogni giocatore ha le sue responsabilità, quando ho giocato a Firenze contro la Fiorentina sono rimasto allibito perchè il tifo non si placa mai, agli avversari tremano le gambe quando trovi un ambiente cosi. Per l’assetto tattico sono a disposizione di Pioli e gioco dove mi chiedono di farlo.

Con il mister non ci siamo sentiti molto ma ha avuto un ruolo chiave per il mio arrivo qui, mi ha convinto subito dalle sue prime parole, mi sono convinto subito perchè questa è una società importante, gioca l’Europa, ha giocato delle finali. Faccio un passo in avanti per la mia carriera, è il momento giusto. Lavoro per la Fiorentina, poi la Nazionale dipende dal mio lavoro qui. Ho avuto altre offerte, sia in Italia che all’estero, Firenze è uno step importante per la mia carriera. Mi dispiace non giocare giovedi ma per Torino sono carico.

Gosens era un leader all’Atalanta ma qui lo è ancor di più, aiuta molto noi giovani, è stato importantissimo per me anche a Bergamo e l’ho ritrovato qui. Con Dzeko ci siamo parlati ieri e ci intendiamo subito, lui è importantissimo per me ma anche per Kean che è giovane,. Edin è impressionante, può farmi crescere sotto tutti i punti di vista

A Lecce ho avuto un passo falso per dei problemi fisici ma ci stanno dei passaggi a vuoto nella carriera. Con Kean siamo giocatori abbastanza simili per attacco della profondità, lui è determinante, giocatori cosi in Italia e in Europa. Il centravanti della Fiorentina nella storia più impressionante è stato Batistuta, lui è impressionante, la sua classe i suoi gol, davvero incredibile. L’emozione più grande è stata ieri quando sono venuto a firmare con mio padre, sono cose importanti per me.

In questi due giorni ho respirato ambizione, Mina mi ha parlato bene di Firenze, a lui sono molto legato, mi ha detto scherzando che se giochiamo contro picchierà anche me (ride ndr). Perchè il 91? C’è un motivo profondo che tengo per me, è un numero che mi ha accompagnato sin dallo Spezia, poi è un numero che ha anche Zapata a cui sono legato.

Pioli mi ha impressionato perchè ci ha detto che bisogna guardare giorno dopo giorno, partita dopo partita. Andare in Champions è fondamentale ma dobbiamo pensare una partita per partita, domani, poi c’è da pensare al Torino.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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