In casa Fiorentina resta aperta la questione del rinnovo di Rolando Mandragora, protagonista della scorsa stagione ma ancora senza un nuovo accordo. Non c’è però fretta: il contratto del centrocampista scade nel 2026, con opzione automatica per il 2027 se raggiungerà almeno 25 presenze stagionali, traguardo considerato alla portata da Stefano Pioli, che lo vede come titolare fisso.
Dal lato del giocatore, la priorità è restare a Firenze. L’entourage non ha ancora discusso cifre con la dirigenza, ma chiede un adeguamento dell’ingaggio – attualmente 1,5 milioni l’anno, bonus compresi — per allinearlo a quello dei big dello spogliatoio. La trattativa potrà iniziare solo dopo che il club avrà liberato spazio nel monte stipendi, cedendo elementi considerati esuberi come Beltran, Ikoné e Kouamé. Situazione simile per i rinnovi di Moise Kean e Dodò, anch’essi in stand-by.
Il Real Betis ha mostrato interesse per Mandragora, colpito dalle sue prestazioni nella semifinale di Conference League, ma il giocatore non sembra attratto dall’ipotesi. La Fiorentina ha respinto la prima offerta spagnola, ritenuta troppo bassa (4 milioni di euro), e al momento non prende in considerazione la sua cessione. Tutto lascia pensare che il prolungamento arriverà, ma con tempi dettati dalle esigenze di bilancio del club. Lo scrive il Corriere dello Sport.