Albert Gudmundsson aveva iniziato il ritiro con grande entusiasmo, brillando nella prima amichevole contro la Primavera con un ruolo da trequartista dietro Dzeko e Kean. Aveva fornito un assist, colpito una traversa e alimentato l’idea di diventare il numero 10 non solo sulla maglia, ma anche sul campo. Tuttavia, subito dopo quell’esordio, ha cominciato a lavorare a parte, saltando le amichevoli con Grosseto e Carrarese e seguendo un programma personalizzato.
La società ha spiegato che si è trattato di una semplice precauzione, supportata anche dai dati raccolti attraverso gli strumenti tecnologici del Viola Park. In realtà, alla base della sua momentanea assenza c’erano piccoli problemi fisici: un risentimento muscolare e un indurimento al polpaccio, legati soprattutto ai carichi di lavoro del pre-campionato e alla scarsa continuità della scorsa stagione. Albert, infatti, non aveva mai completato un ritiro estivo regolare negli ultimi anni, e il suo fisico ha risentito dell’intensità imposta da Pioli e dal suo staff.
Per questo motivo sono stati elaborati percorsi personalizzati e lavori di prevenzione, mirati a riportarlo gradualmente al livello dei compagni. I segnali più recenti sono positivi: ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo e Pioli spera di poterlo inserire presto nel tridente offensivo. Albert, sorridente, sembra pronto a trasformare le aspettative in realtà e a lasciarsi alle spalle le incertezze del passato. Lo scrive il Corriere Fiorentino.