Dietro una calma solo apparente, il futuro di Moise Kean è entrato nella sua fase decisiva. Con l’addio imminente di Mateo Retegui al calcio europeo (l’attaccante è ormai promesso all’Al Qadsiah in Arabia Saudita), lo scenario per l’attaccante della Fiorentina è cambiato in modo significativo. Il mondo arabo, almeno per ora, non è nei piani del centravanti azzurro, che – con il suo entourage capitanato da Alessandro Lucci – ha deciso di non prendere in considerazione le proposte arrivate da quel mercato.
Una decisione dettata non solo da motivazioni sportive. Kean ha una vita parallela nel mondo musicale, e il progetto da rapper rappresenta oggi una componente centrale nella sua identità. Firenze, in questo senso, rappresenta un ambiente ideale: visibilità, stabilità e un club che gli ha messo al centro della scena.
Eppure, tutto si deciderà in 48 ore cruciali: tra lunedì 14 e martedì 15 luglio, infatti, scadrà la clausola che permette alla Fiorentina di riscattarlo alle condizioni già definite. Entro quella data si chiuderà il cerchio. E le ipotesi restano ancora aperte.
Nel frattempo, la Fiorentina ha già fatto la sua mossa: pronto un rinnovo fino al 2029, con un ingaggio portato a 4 milioni netti a stagione, segnale evidente della volontà del club e del presidente Commisso di puntare forte sul centravanti classe 2000. Conclusione? Al momento, Kean è e resta un giocatore viola. Ma il tempo stringe, e tra mercato, clausole e pressioni esterne, il suo futuro si gioca tutto nelle prossime 48 ore. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.