Alberto Polverosi, sulle colonne del Corriere dello Sport, ha commentato l’intesa raggiunta tra la Fiorentina e Edin Dzeko, attaccante che nelle ultime due stagioni ha vestito la maglia del Fenerbahce.
“Se all’estero lo chiameranno il cimitero degli elefanti, pazienza – la riflessione a tutto tondo del giornalista – ce ne faremo una ragione. Ormai il nostro campionato è sul fondo della parte migliore dell’Europa. Ma sarebbe meglio usare un’accortezza, perché se davvero di cimitero si tratta (ma ne siamo proprio sicuri?), allora non elefanti ma leoni, o ancora meglio tigri del Bengala, vista l’eleganza e la classe dei quasi quarantenni che vedremo in Serie A nella prossima stagione”.
Passando a Dzeko, Polverosi sottolinea: “Sarà un maestro per i giovani del Viola Park, può insegnare il suo calcio e trasmettere le sue idee. E’ così che vediamo anche l’arrivo di Modric al Milan e la conferma di Pedro alla Lazio, altri quarantenni della Serie A. Se Pedro si chiamasse Pietro, se fosse nato all’isola d’Elba invece che a Tenerife, resterebbe fuori dalla nostra Nazionale? Difficile, molto difficile”.