In fin dei conti, ciò che accadrà sarà una logica e naturale conseguenza del colpo di fulmine nato tra Biraghi e il Toro. II 3 febbraio il giocatore era arrivato dalla Fiorentina con la formula del prestito. L’affare concluso dal direttore tecnico, Davide Vagnati, prevedeva l’inserimento negli accordi di un’opzione di riscatto a favore del Toro per un importo fissato a un milione. Un diritto di riscatto che può trasformarsi in obbligo se Biraghi giocherà un certo numero di partite.
Ma il Toro non aspetterà che raggiunga il numero necessario a far scattare l’obbligatorietà del riscatto. Il club è soddisfatto, procederà con l’acquisto a titolo definitivo. Quel giorno – e qui torniamo sempre al 3 febbraio – Biraghi si presentò allo stadio Olimpico Grande Torino raccontando «finalmente sono arrivato al Toro». Vi resterà ancora molto tempo: non più un contratto fino a giugno, ma si allungherà fino al 30 giugno 2027. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.