L’ex portiere della Fiorentina Giovanni Galli ha parlato a Lady Radio, commentando i temi più caldi in casa viola dopo la sconfitta contro il Bologna. Queste le sue parole:
Su Bologna-Fiorentina: “Premetto che non ho potuto seguire bene la partita, ma mi è sembrato un buonissimo primo tempo, dove la Fiorentina ha avuto possibilità di sbloccare la partita. Poi, nel secondo tempo, la partita si è completamente ribaltata, al di là di tutte le vicende che questa squadra sta vivendo da 15 giorni a questa parte. Ripartirei dalle cose positive che sono state fatte, analizzando cosa è successo nel secondo tempo, cercando di capire perché c’è stato un calo del genere. Quando ho visto la formazione l’avevo preventivata, però se metti Beltran, Gudmundsson e Kean contemporaneamente, dalla panchina non hai alternative adeguate che possono migliorare la situazione.
Su situazioni tattiche: “Le partite servono a dare entusiasmo quando si vince e a fare imparare quando si perde. Questa Fiorentina ha fatto un percorso importante, secondo me ha le carte in regola per proseguire così, però è necessario comprendere quali sono pregi e difetti della rosa. Ci poteva stare di perdere una partita contro una squadra attrezzata come il Bologna, ci deve servire da lezione. Secondo me non si può prescindere da un 4-3 dietro, poi quelli davanti giocano come vogliono. Io non riesco a vedere una copertura di interdizione con soli due centrocampisti, questa Fiorentina al centro deve giocare con 3 uomini. Chiederò ad Adli, Cataldi e Richardson (o Mandragora) di attaccare l’area. Mandragora forse è il sostituto naturale per fare questo ruolo, è cattivo e determinato, ha un buon tiro da fuori. Forse in questo momento Mandragora potrebbe essere il giocatore adatto per contenere insieme ad Adli e Cataldi e proporsi davanti quando hai il possesso.”
Sul non rigore di Bologna-Fiorentina: “Una volta il portiere usciva come ha fatto Skorupski, ci sono situazioni e situazioni. Io mi ricordo che nell’uno contro uno con un avversario lanciato in porta ci si tuffava, se il giocatore veniva toccato andava in terra e c’era rigore e cartellino rosso. Bisogna uniformare, assurdo che ci sia il rigore con Dodo e Tavares e non quello di ieri. Serve uniformità, come c’è col fallo di mano, alcune cose andrebbero un po’ riviste. Questo genere di contatto o è sempre calcio di rigore o non lo è mai. Ieri sera ho visto 3 rigori non dati tra Milan-Genoa, e c’erano tutti e 3. C’è troppa confusione tra VAR e arbitro, se la scelta spetta all’arbitro come “decisione di campo”, allora il VAR non deve intervenire mai, solo con i fuorigiochi.”
1 commento su “Galli: “Una volta quando il portiere sdraiava l’attaccante era rigore e rosso. Serve uniformità tra le decisioni””