Albert Gudmundsson, nonostante i soli 202 minuti giocati in Serie A, ha già segnato tre gol cruciali (una doppietta contro la Lazio e uno al Milan), dimostrando di poter fare la differenza. Il suo rientro, previsto per il match contro l’Inter il I° dicembre, offrirà a Palladino nuove opzioni tattiche e una spinta decisiva in un momento chiave della stagione.
Il ritorno del numero 10 darà maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva. Palladino potrà variare tra il 4-2-3-1, con Colpani, Beltran e Gudmundsson alle spalle di Kean, o schierare un doppio trequartista con l’islandese in coppia con uno degli altri giocatori offensivi. Il tecnico potrà alternare schemi e interpreti, senza perdere la crescita di Riccardo Sottil come esterno sinistro e l’eccellente apporto di Edoardo Bove sia in attacco che a centrocampo. Con Gudmundsson disponibile, la Fiorentina potrà aumentare il proprio tasso tecnico e l’imprevedibilità, caratteristiche cruciali per mantenere l’alta classifica. Se i viola sono a un solo punto dalla vetta senza di lui, il suo rientro potrebbe portare a nuovi traguardi. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.