Doveva essere la partita del cambiamento. Ma dal punto di vista delle scelte. Italiano ha tirato dritto per la sua strada senza stravolgere nulla. Fuori quindi sia Arthur che Bonaventura (in evidente difficoltà nelle ultime uscite) e dentro Mandragora e Beltran. E poi Sottil, Quarta e Faraoni. Per il resto, ancora fiducia a Belotti e Nico Gonzalez. L’attenzione però, aldilà del punto di vista tattico, era tutta rivolta al modo con cui la squadra viola scendeva in campo per affrontare la partita. La testa valeva tanto. Ma così non è stato. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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