
Non è che si può buttare via tutto per un fallo di mano (ingenuo e per certi versi incomprensibile) al 93’ e spiccioli che diventa rigore al 95’ a condannarti. No di sicuro se prima ci sono state tante cose di livello messe insieme minuto dopo minuto sotto il profilo tecnico, tattico e dell’atteggiamento. Da Fiorentina di Vincenzo Italiano, insomma, marchio facilmente distinguibile ormai da due stagioni e due mesi della terza: per questo, mettendoci dentro anche la rabbia provocata dalla sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio, perché a quella si riferisce la descrizione di un attimo, la squadra viola ha il compito di ripartire con nuovo slancio e nuovo vigore verso la partita dell’anno. Italiano è stato chiaro: attenzione, dettagli, concretezza.
I particolari fanno la differenza e la Fiorentina farà il definitivo salto di qualità solo quando lo “capirà” e lo metterà in atto con rabbia (buona) e determinazione. Intanto, ai tifosi viola basterebbe che lo facesse domenica contro la Juventus. Lo scrive il Corriere dello Sport.