Multa di 718.240 euro e nessun punto di penalizzazione. Così si è chiusa martedì 30 maggio, il secondo filone del processo sportivo sulla manovra stipendi della Juventus. Il Tribunale federale nazionale della Figc ha infatti accolto il patteggiamento tra club bianconero e procura, mentre andrà a processo Andrea Agnelli, che non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze (hanno patteggiato, invece, tutti gli altri ex dirigenti juventini).
La Juventus si è posizionata in settima posizione in classifica, che significa qualificazione alla prossima edizione della Conference League. Il futuro europeo della Juventus, tuttavia, rimane in bilico: sulla posizione del club deve infatti ancora esprimersi la Uefa, con i bianconeri sotto inchiesta per la presunta violazione del fair play finanziario e, in particolare, del settlement agreement stipulato a settembre 2022, che ha permesso alla Vecchia Signora di pagare 3,5 milioni di multa invece di 23. Nel mirino della Uefa ci sarebbero le basi stesse di quell’intesa, che, se dovessero essere giudicate non veritiere, porterebbero a una sanzione, con la Juventus che rischierebbe da un’ammenda fino all’esclusione dalle coppe per almeno una stagione.
Una decisione da parte dell’organo di controllo dovrebbe arrivare entro giovedì 15 giugno, a cui seguirebbero eventualmente appello e, in terzo grado, il Tas. Il tutto con celerità, dati i tempi stretti per una presa di posizione sia in un senso che nell’altro. Sul giudizio, inoltre, potrebbe pesare anche la questione Superlega: la Juventus non ha infatti mai rinnegato il proprio sostegno al progetto, con la Corte UE chiamata ad esprimersi sulla questione entro la fine dell’estate.
La posizione finale in campionato, in ogni caso, rimane importante: la qualificazione alle Coppe 2023-2024 serve per ‘smaltire’ subito l’eventuale cartellino rosso della Uefa, che non viene applicato in caso di mancata partecipazione sulla base della classifica. Se una squadra chiude il campionato a metà classifica, in sostanza, la punizione della Uefa slitta alla prima stagione impreziosita dalla qualificazione.
La Juventus per ammorbidire la Uefa ha rinunciato ufficialmente alla Superlega ma non sappiamo se questo basterà. Intanto la Fiorentina aspetta questa decisione perché in quel caso, essendo arrivata ottava in classifica, sarebbe la squadra ripescata in Conference League. Non è un passaggio banale perché questo condiziona anche le prossime scelte di mercato.
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