Sponsorizzata e caldeggiata come soluzione dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’idea di uno stadio provvisorio dentro la scuola dei marescialli e brigadieri di Castello non convince minimamente la Fiorentina. Il direttore generale Joe Barone lo scorso fine settimana ha fatto un ulteriore sopralluogo nell’impianto dentro la caserma e alle persone più vicine, come riportato dal Tg Rai Toscana, avrebbe confidato che “Castello è un’altra Mercafir”. Una confessione importante, un paragone con una vicenda del passato non finita bene, che la dice lunga sul pensiero della dirigenza viola: chi suppone che la Fiorentina possa finanziare uno stadio temporaneo a Castello si sbaglia di grosso. Il presidente Commisso non ha alcuna intenzione di investire i 10-20 milioni previsti per la costruzione di uno stadio di tubi innocenti da 20mila posti- oltre che altre opere come l’omologazione del campo per la Serie A- di cui poi non avrebbe il controllo e che non porterebbe introiti né nell’immediato, né nel futuro. Lo scrive Repubblica.
Monti: “Non condivido la scelta di giocare fuori Firenze, come del resto quasi tutti i tifosi viola”