
Protagonista dell’ultimo episodio di “Like Tattico”, trasmissione curata da DAZN, Vincenzo Italiano ha parlato di attualità e anche di passato: “Se la mia Fiorentina ha un difetto è che produce tantissimo ma non riesce a finalizzare. Ci serve più concretezza”.
MODULO “Questo modo di occupare lo spazio mi era piaciuto tantissimo già da calciatore, con il fatto di sfruttare l’ampiezza, avere tanti uomini pronti a concludere l’azione e con gli esterni da poter usare in vari modi”.
ISPIRAZIONE “Ne ho avuti tanti di altissimo livello: Prandelli, Malesani, Delneri, Iachini, Gigi Cagni. Tutti mi hanno lasciato tantissimo, a volte mi segnavo qualche discorso o esercitazione particolare”.
ESTERNI “Sfruttare gli eterni permette a chi aggredisce l’aria di farlo nel migliore dei modi. Entrare negli ultimi sedici metri è sempre difficile, ma va fatto con chi sa leggere certe situazioni. Aver fatto il calciatore è stato fantastico, un sogno. Una volta ho detto che non ho mai avuto un piano B, poi mi è venuta fuori questa passione di fare l’allenatore”.
PRESSING “Anche un centrale difensivo lo portiamo a lavorare con l’interno di centrocampo avversario, così da limitare il palleggio dal basso delle squadre contro cui giochiamo”.
METÀ CAMPO OFFENSIVA “Uomo conto uomo? Sì, ricerca della riconquista della palla, di non permettere all’avversario di avere spazio e tempo di ragionare. Il concetto è che qualche rischio devi sempre correrlo e quindi adattarti alle caratteristiche degli avversari”.
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