Nelle pagine del Corriere dello Sport troviamo un’intervista all’ex allenatore all’Utrecht di Amrabat, Robin Pronk:
“Chiamai Amrabat nel mio ufficio e gli parlai chiaro: gli spiegai cosa volevo da lui e quali obiettivi pretendevo che raggiungesse. Gli mostrai alcuni video, tra i quali quelli con le giocate di Davy Klaassen, mio giocatore ad Amsterdam. Gli feci intendere che per diventare un top player non bastava allenarsi due ore e poi andare a casa. No, serviva di più. Magari anche restare fino alla sera tardi sul campo o in palestra”.
“Amrabat in Inghilterra sarebbe in grado di performare ancora meglio rispetto alla Serie A. Però per comprarlo servono tanti soldi. Non saprei quanti… sono un umile allenatore, non un esperto di finanza. Posso solo dire che se la Fiorenti lo ha pagato 20 milioni due anni fa e adesso Sofyan gioca il Mondiale”.