Intervenuto ai microfoni di Radio Bruno, Andrea Mandorlini ha parlato dei temi caldi in casa Fiorentina dopo la vittoria per 2-1 contro il Basaksehir. Di seguito le sue parole: “Cambiare il proprio pensiero tattico è un sintomo di intelligenza, un’allenatore deve saper valorizzare i propri giocatori, ci vuole tempo ma i frutti si vedono, Jovic per esempio sta trovando i gol che servono. I cambiamenti nascono anche dalle discussioni col gruppo, le caratteristiche dei giocatori sono determinanti, il confronto col gruppo che porta ad una reazione fa sempre bene. Avere un’identità di gioco per più anni è importante, sicuramente gli avversari conoscono le caratteristiche, ma mi sembra riduttivo pensare questo, mi auguro che questa sia la prima di tante buone partite, Jovic mi sembra che con qualcuno accanto renda meglio”.
DOPPIO IMPEGNO “Dal punto di vista mentale incide, tanti giocatori non erano abituati, più che i carichi di lavoro è la testa l’elemento importante, poi vincere in Europa psicologicamente aiuta per il campionato. Domenica non sarà facile. Italiano dovrà cercare di estraniarsi dal clima di Spezia, anche se credo che sappia come fare”.
SIMEONE “Sono davvero contento per lui, a Firenze non si è avuta troppa pazienza su di lui, è un grandissimo ragazzo, ora sottoporta è più lucido, spendeva troppo prima, la stagione di Verona gli ha dato consapevolezza.”
È IL MESE DI JOVIC. NESSUN CALCIATORE DELLA SERIE A HA FATTO PIÙ GOL DEL SERBO AD OTTOBRE
Jovic sta riprendendo il feeling con il gol. Ma deve trovare ancora quello con l’ambiente