
Cabral, acquistato in fretta e furia e catapultato in un campionato totalmente diverso da quello a cui era abituato, Cabral si è trovato fin da subito a fare i conti con la (pesantissima) eredità di Vlahovic e con quei 15 milioni spesi dalla società che, pian piano, son diventati una condanna.
Il problema è che il club ha deciso di portarlo in viola nonostante il parere del mister non fosse, diciamo così, particolarmente entusiasta. Anzi. Nella sua testa infatti, il centravanti deve avere caratteristiche di fatto opposte a quelle del brasiliano: deve avere piedi buoni e visione di gioco, capacità di lettura e di dialogo. Uno come Milik, per capirsi, da sempre sua primissima scelta. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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