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Guagni: “Con il nuovo centro sportivo ci sarà la svolta per la Fiorentina. Io via per fare esperianza”

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Guagni: “Con il nuovo centro sportivo ci sarà la svolta per la Fiorentina. Io via per fare esperianza”

Redazione

24 Marzo · 21:30

Aggiornamento: 24 Marzo 2021 · 21:30

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L’ex capitano della Fiorentina Women’s Alia Guagni, adesso all’Atletico Madrid, ha parlato in esclusiva a TMW, queste le sue parole:

Non è la prima volta che lascia Firenze, anche se nelle volte precedenti lo ha fatto sempre in prestito. Cosa l’ha portata a un trasferimento definitivo all’Atletico?
“Quando sono andata a giocare in America era un campionato estivo, ne approfittavo della pausa qui in Italia. Sono andata per tre anni, ma era per fare un’esperienza alternativa di calcio. Qui si tratta di aver preso questa decisione in un momento – probabilmente l’unico della mia carriera -, in cui avevo bisogno di qualcosa di nuovo, di rimettermi alla prova e rimettermi in gioco. Era il momento perfetto per poterlo fare”.

È stata una decisione anche per poter provare a vincere anche qualche trofeo internazionale?
“In realtà è stata una decisione per rimettermi in gioco. Mi hanno sempre criticato di aver avuto la vita semplice e di non aver mai rischiato. Per la prima volta ho voluto buttarmi e provare a mettermi alla prova, in un paese diverso, in un campionato più competitivo e in una squadra professionistica. È ovvio che non mi sarei mai spostata se l’offerta non fosse venuta da un club importante come l’Atletico Madrid. Mi è sembrata la scelta giusta al momento giusto e ne sono contentissima perché sto vivendo sfide importanti e stimolanti che ogni giorno accrescono il mio bagaglio di esperienza”.

Tante squadre italiane stanno cambiando proprietà e spesso ci sono nuovi presidenti stranieri, come nella Fiorentina con Commisso. La presenza di una mentalità differente può fare la differenza anche per quanto riguarda il calcio femminile?
“L’ho vissuto con Commisso, quando è arrivato ha portato tanto entusiasmo e ha aperto al calcio femminile. Lo ha fatto capire sin da subito, cerca di dare le stesse possibilità ad entrambe le squadre. È vero che ci sono dei limiti, il primo l’ho vissuto personalmente con la Fiorentina: parlo degli impianti sportivi. È difficile lavorare, l’ho vissuto per anni ed è complicato. Commisso vuole creare un centro sportivo dedicato: sarà l’inizio della svolta, con un centro a disposizione cambia il lavoro, ma anche le possibilità. Cambia ciò che puoi offrire all’estero, se ad esempio vuoi aumentare il livello portando delle calciatrici straniere. È difficile che tu riesca a portarle se non offri determinate cose, tra cui appunto un impianto sportivo. I presidenti, se vengono vengono dall’estero, hanno una mentalità diversa. Magari così si riesce a spingere per poter lavorare anche sul calcio femminile”.

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