
Bisognerebbe prendere il filmato della partita di Franck Ribery e proiettarlo nell’aula magna di Coverciano durante una lezione agli allenatori di oggi e di domani. Franck rientrava di continuo sulla linea difensiva, nei rari momenti in cui la Fiorentina ha sofferto l’attacco della Juve era lì per farsi dare palla, per prendersi la responsabilità di far ripartire l’azione. Quando invece la Fiorentina saliva, era ancora lui il regista della squadra, un’occhiata in giro e piazzava la palla nel punto esatto oppure la custodiva nel suo personale caveau, tanto era la sua capacità di proteggerla. FR7 ha vinto nettamente il duello con CR7.
Appartengono a categorie diverse, a livelli diversi, il portoghese ha segnato quasi 800 gol, ma la differenza sostanziale sta nella visione del calcio: Ronaldo lo vede in funzione di se stesso, Ribery in funzione della squadra. A Torino è stato il viola che ha giocato più palloni, 62 quanti Milenkovic. Contro la Juve ha fatto la partita del gioco del calcio. Lo scrive il Corriere dello Sport.
CorSport, Vlahovic sarà il bomber della Fiorentina: pronto (finalmente) il rinnovo del centravanti