
Presentando la sfida fra poche ore al Franchi, abbiamo contattato in esclusiva il telecronista ufficiale per Ottochannel del Benevento, Pasquale Ciambriello.
Buongiorno Pasquale, che Benevento si troverà di fronte la Fiorentina oggi?
“Vedremo un Benevento arrabbiato, una squadra ferita da quattro sconfitte consecutive in campionato ma che solo nell’ultima sfida con lo Spezia ha avuto un blackout”.
Il gioco propositivo si Inzaghi sta avendo da contraltare la peggior difesa del campionato. Il motivo?
“Il tecnico delle Streghe ha sempre detto di preferire una vittoria 4-3 oppure 5-4 rispetto a 1-0. Difatti la manovra offensiva dei giallorossi è stata da subito molto redditizia e gradevole. L’ultimo stop per fare risultato in serie A dev’essere la compattezza difensiva che oggi va migliorata”.

Fra i migliori di questo inizio campionato va menzionato Gianluca Caprari, è lui il Ribery del Benevento?
“L’ex Parma è sicuramente il calciatore più dotato tecnicamente della rosa. Coi suoi 3 gol e 4 assist sta dando quel contributo che nelle recenti esperienze aveva fatto vedere ad intermittenza. L’assist per il gol di Lapadula al Bentegodi è stato un gioiello solo da spingere in gol per il peruviano. La sua assenza per la seconda giornata di squalifica sarà un handicap”.

È anche la gara degli ex, Venuti e Dabo..
“Lorenzo qua a Benevento è stato uno dei pilastri della promozione in A, ha fatto ritorno nella squadra del cuore anche se lo vedo chiuso da Lirola che è altrettanto un buonissimo terzino. Dabo è arrivato dalla Fiorentina firmando un triennale, è un trascinatore dentro e fuori dal campo. Sta sorprendendo anche la sua tecnica oltreché il suo agonismo. Peccato non vederlo in campo in quanto risultato positivo al Covid proprio ieri, auguri di pronta guarigione”.
Quali saranno secondo te gli undici scelti da Inzaghi?
“Mi aspetto un 4-3-2-1. Montipò fra i pali, Maggio- Glik-Caldirola e Letizia; Hetemaj-Schiattarella e Ionita; Sau e Insigne dietro a Lapadula”.

Eri presente al Franchi l’11 marzo 2018′ nella prima partita dopo la morte di Astori. Che ricordo ti porti?
“Fu la mia radiocronaca più difficile della carriera. Una giornata straziante, dalla visita del pullman del Benevento al ‘muro’ dedicato a Davide sotto la gradinata, agli abbracci fra i 22 in campo a fine partita. Quel silenzio all’entrata in campo dei calciatori e le lacrime dei tifosi viola le porterò come l’emozione più forte mai provata”.
Marco Collini
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