L’anonimato non è status che appartiene a Giacomo “Jack” Bonaventura, meno che mai se serve a mascherare le difficoltà oggettive di rendimento neanche queste così abituali nel suo bagaglio di esperienze. L’arrivo in panchina di Cesare Prandelli e le conseguenti novità di modulo e di posizioni tattiche, rappresentano un’occasione da non fallire. Come tutti gli pronosticavano nel momento in cui la Fiorentina in estate ne ha ufficializzato l’acquisto a parametro zero, meritando un coro di elogi proprio per essere riuscita a mettersi in casa un elemento da 300 e passa partite senza spendere un euro di cartellino. Per la precisione gli pronosticano ancora: il centrocampista nativo di San Severino Marche è ancora al centro dei progetti viola e lui per primo ha una voglia matta d’incidere scrollandosi di dosso quella “strana” apatia che lo sta accompagnando dall’inizio della stagione.
Il cambio di allenatore porta con sé il restyling attico che nel caso di Prandelli al posto di Iachini significa essenzialmente avvicinare il 31enne di scuola Atalanta alla porta avversaria e ciò avverrà a maggior ragione nel momento in cui la Fiorentina assumerà in maniera definitiva una fisionomia riconducibile al 4-2-3-1. Lo scrive il Corriere dello Sport.
CorSport, Vlahovic-Cutrone si giocano il posto da titolare: Prandelli non ha ancora scelto