C’è un piano B, nel caso che il presidente della Fiorentina Rocco Commisso non volesse investire sulle strutture. Per ora il patron viola è rimasto in silenzio. Tace proprio in attesa di vedere nel dettaglio l’estensione della parte commerciale. Quella che più gli interessa, a questo punto. Quanto renderà? Sarà funzionale al progetto? Il restyling dello stadio non era la soluzione da lui preferita, ma sarà finanziato con 95 milioni del Pnrr.
Se Commisso dovesse fare un passo di lato, chi sarà l’investitore? Per realizzare le strutture serviranno almeno 30 milioni di euro. Dunque si studia la modalità con cui poter realizzare un project financing. La finanza di progetto pubblico-privato è certo un bel contributo ma non privo di grandi complessità. Di questi tempi anche difficile che qualcuno, estraneo all’interesse calcistico e lontano dalla famiglia Commisso, possa imbarcarsi in un’operazione del genere. Mentre Italia Nostra incalza, indicando che la soluzione “green” presentata nel progetto vincitore, «che tende a nascondere sotto un cumulo di terra il nuovo costruito richiesto dal bando, appare la classica foglia di fico per nascondere le bruttezze: la soluzione richiama, infatti, più che una seria politica di transizione ecologica, un’anacronistica prassi attuata dalle giunte degli ultimi venti anni». Lo scrive La Nazione.
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