Per “Il Gallo” Belotti, Firenze significa riscatto, voglia di ripartire e di riconfermarsi. Almeno fino a giugno. Per questo motivo la Fiorentina deve sfruttare al meglio le potenzialità dell’ex Roma. Un attaccante che ha segnato 110 gol in Serie A, con Immobile, Berardi, Dybala e Zapata meglio di lui. Insomma, una compagnia niente male. La Nazione però, si sofferma sui dati delle prime tre gare dell’attaccante. Entrato dopo con il Lecce, titolare con Frosinone e Empoli, dopo un inizio promettente si è spento insieme alla Fiorentina.
Belotti domenica ha toccato il pallone soltanto 11 volte nei 72 minuti che è stato in campo. Poco. Basti pensare che Cerri (sostituito all’intervallo dopo una prova incolore) in un tempo solo ne ha toccato uno in più. Da quando è arrivato un solo tiro nello specchio della porta. Ovvero il gol al Frosinone. Nel complesso invece i tiri sono stati cinque, tre contro i ciociari e due a Lecce (traversa compresa). I dati parlano chiaro, troppo poco per uno come lui. Guai quindi a lasciare solo “Il Gallo”, serve una svolta. Una soluzione tattica? Possono aiutarlo due esterni che scendano sul binario prima di crossare. Per intendersi, non due calciatori a piede invertito. Lo scrive La Nazione.
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