Scene incredibili e a dir poco imbarazzanti quelle che si sono viste sugli spalti dello Stadio San Siro ieri sera nel match tra Inter e Sampdoria. Durante la gara infatti è arrivata la notizia che uno dei capi ultras della Curva Nord era stato ucciso in un agguato a Milano. Come segno di lutto, gli ultras della curva hanno deciso di abbandonare lo stadio. E non ci sarebbe nulla di male, se non che anche dei normali spettatori che avevano trovato i biglietti in curva per la partita, sono stati costretti a lasciare i loro posti proprio da questi capi ultras. Tutti, senza nessuna distinzione, donne e bambini compresi.
Vittorio Boiocchi, capo ultrà dell’Inter, è stato ucciso nel corso di una sparatoria in strada a Milano la sera di sabato 29 ottobre 2022, colpito da almeno tre colpi d’arma da fuoco al torace e al collo. Boiocchi ha trascorso in carcere 26 anni complessivi: 10 condanne definitive per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, associazione a delinquere, porto e detenzione illegale di armi, rapina, sequestro di persona e furto. Nel 2019 aveva ripreso il controllo della Curva Nord interista.
Su Twitter infatti si trovano diverse testimonianze: “Quello che è successo questa sera in Curva Nord è vergognoso. Centinaia, migliaia di persone obbligate ad uscire da uno stadio per cui avevano pagato un biglietto, per rispetto nei confronti di un regolamento di conti tra criminali”.
Ricevo e pubblico (uno dei tanti che ho ricevuto). #InterSamp pic.twitter.com/SmZLNuSjyZ
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) October 30, 2022
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Corriere dello Sport: “L’unico dubbio di formazione è il ballottaggio tra Duncan e Mandragora”