Durante la conferenza stampa al Viola Park, Paolo Vanoli ha parlato delle soluzioni offensive a disposizione, soffermandosi in particolare sul lavoro da fare per valorizzare il reparto avanzato: “C’è un parco attaccanti da sfruttare. È come il discorso della difesa a tre o a quattro: devo capire come mettere in condizioni gli attaccanti di far gol, questo è quel che conta. Piccoli e Kean hanno caratteristiche molto simili, ma se si mettono a disposizione l’uno dell’altro in futuro potrebbero anche giocare insieme. Non è la priorità, devono essere bravi a giocare anche da soli e mettersi a disposizione della squadra.”
Parole che mostrano realismo ma anche apertura. Vanoli sa di avere in mano un gruppo offensivo ricco di potenziale, ma ancora alla ricerca del giusto equilibrio.
La verità è che, almeno per il momento, Piccoli e Kean faticano a stare in campo insieme: le loro caratteristiche si sovrappongono e rischiano di togliersi spazi e riferimenti. Tuttavia, proprio qui sta la sfida di Paolo Vanoli: riuscire a trovare un equilibrio tattico che permetta ai due di coesistere e, magari, esaltarsi a vicenda, eventualmente posizionando Gud come trequartista tra le linee. Questa soluzione potrà essere proposta solo quando la squadra avrà trovato il giusto equilibrio, uscendo dalla situazione critica attuale.
Il tecnico, già ai tempi del Torino, ha dimostrato di non temere la “doppia punta pesante”, una soluzione che aveva utilizzato in alcune circostanze con Zapata, Adams e Sanabria, capace di dare profondità e presenza fisica in area. Se riuscirà a riproporre un sistema simile, adattandolo alle qualità di Kean e Piccoli, la Fiorentina potrebbe guadagnare una dimensione offensiva nuova, più diretta e concreta.
La sensazione è che Vanoli voglia costruire una squadra che sappia sfruttare al massimo la forza e la generosità dei suoi attaccanti. Ma la convivenza tra i due bomber sarà una delle chiavi del suo progetto tecnico: un equilibrio difficile, ma non impossibile da trovare.
