Ben 80 giorni dopo l’ultima volta, il Napoli torna a vincere al Maradona in campionato. Non accadeva dal match contro l’Udinese, il 27 settembre scorso, e ci riesce stasera contro il Cagliari, ringraziando le sue due star, Osimhen e Kvaratskhelia, autori delle due reti che stendono il Cagliari. In mezzo il pareggio dell’ex, Pavoletti. Gli azzurri sfatano il tabù Maradona e tornano in zona Champions League.
Il copione è quello che tutti avevano previsto: il Napoli fa la partita, il Cagliari è tutto nella propria metà campo, difende col blocco basso e prova a ripartire sulle corsie e a rendersi pericoloso con qualche cross e soprattutto le palle inattive. In un quarto d’ora gli azzurri si rendono pericolosi addirittura quattro volte col suo tridente: Kvara spara sopra la traversa prima e non trova Osimhen di un nulla poi, il nigeriano calcia centrale davanti a Scuffet, Politano converge al limite ma colpisce debolmente. Un assedio dei padroni di casa che non porta risultati. Il Cagliari, di contro, si vede soltanto con un paio di incursioni di Oristanio, un colpo di testa Pavoletti su sviluppi d’angolo e soprattutto un tiro da fuori di Augello (sempre dopo un corner), poi resta tutto nella metà campo praticamente l’intero primo tempo. E il Napoli continua a sbattere contro il muro. L’azione più pericolosa arriva su palla inattiva: un colpo di testa di Rrahmani che si stampa sul palo. Nel finale il brivido più grosso per i partenopei è un contropiede di Nandez, su cui è bravissimo Meret a uscire e chiudere lo specchio. Al 45′ è 0-0.
Il leitmotiv del match resta lo stesso dall’inizio alla fine. Il Napoli continua ad assediare la metà campo del Cagliari, ma il gol non arriva e cominciano a latitare anche le palle-gol (solo una di Anguissa per metà ripresa), così la formazione di Mazzarri pare innervosirsi. L’allenatore di San Vincenzo allora cambia modulo, passa al 4-2-3-1 inserendo Raspadori al posto di Cajuste e dà maggior supporto a Kvara sulla sinistra lanciando nella mischia Mario Rui, appena rientrato da un infortunio, al posto di Natan. E alla fine quel muro lo sfonda.
Lo sfonda proprio grazie a quella catena di sinistra ritrovata grazie a Mario Rui. Kvara rifinisce per il portoghese, che da sinistra mette un pallone celestiale per Osimhen, che prende l’ascensore e incorna con tutta la forza che ha nei muscoli del collo: Scuffet tocca, ma non evita la rete dell’1-0 Napoli. Ma passano tre minuti e il Cagliari è già di nuovo in parità, col gol dell’ex Pavoletti: Luvumbo sfila via a Rrahmani, il centravanti brucia Juan Jesus e piazza la zampata vincente. Ne passano ancora altri tre – di minuti – e gli azzurri tornano avanti: al 75′ Osimhen si porta dietro mezzo Cagliari e in scivolata appoggia a Kvaratskhelia in area, il georgiano con un destro secco manda la palla sul palo e poi in rete. E’ 2-1, il risultato che poi sarà finale. Anche ingiusto, a dire il vero, perché poco dopo la rete di Kvara segna anche Politano, ma il gol gli viene annullato per un fuorigioco passivo di Osimhen. Alla fine, poco male ai fini del risultato: il Napoli ritrova il successo al Maradona. Lo riporta TMW
FURIA LAZIALE CONTRO ZAZZARONI