Abbiamo letto decine di analisi sulla partita ieri. Sono state spese così tante parole sul gioco, la tattica e i presunti errori fatti sul mercato che forse stasera vorremmo parlare e leggere tutto, tranne un’altra disamina tecnica.
Allora andiamo direttamente al minuto 60: Christensen del Borussia insacca il quarto gol degli ospiti, assicurandosi la qualificazione per il successivo turno di Europa League. Solitamente, dopo un gol del genere, il silenzio cala assordante nello stadio di coloro che verranno eliminati. Non è il caso della Fiorentina però. Urla, fischi, imprecazioni, le facce di tutti sono rivolte verso il lato della Tribuna, chi per osservare Paulo Sousa, chi per cercare tra le facce della Tribuna VIP, quella del patron Della Valle.
In tribuna stampa, un collega tedesco si è rivolto ad un altro dicendo: “Sembra il Colosseo” e facendo il segno del “pollice verso”, ovvero quel segnale che gli antichi romani facevano per chiedere la morte di un gladiatore sconfitto.
Già, il giornalista del Borussia ha colto veramente nel segno. Ieri sera il “Franchi” è esploso. Anche i più fedeli sostenitori della maglia erano infuriati, la stessa Curva Fiesole, sempre poco interessata alle questioni economiche, ha duramente inveito contro la proprietà.
Pollice verso, dunque, il popolo fiorentino si è definitivamente stancato dello spettacolo offerto. Adesso toccherà a Cesare fare il volere del popolo, sempre che voglia mantenerlo tranquillo e fedele…
Tommaso Fragassi