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C’era una volta il fortino…Fiorentina a caccia della prima vittoria in campionato contro un Bologna agguerrito

Firenze, stadio A.Franchi, 31.10.2021, Fiorentina-Spezia, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

C’era una volta il fortino…Fiorentina a caccia della prima vittoria in campionato contro un Bologna agguerrito

Redazione

26 Ottobre · 08:21

Aggiornamento: 26 Ottobre 2025 · 08:23

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C'era una volta il fortino Franchi, adesso la Fiorentina cerca di sfatare un tabù con i viola alla caccia della prima vittoria in casa

Incredibile, ma vero, e non è un caso che coincida con le condizioni desolanti dello stadio: la Fiorentina di Pioli è alle prese con il tabù-Franchi. Tabù nel senso che la squadra viola finora ha giocato tre partite in campionato a Firenze e le ha perse tutte e tre: 1-3 contro il Napoli, 1-2 contro Como e Roma. Tre gol segnati, ben sette subiti, zero punti conquistati: incredibile ma vero.
Per quello che è sempre stato Campo di Marte per la Fiorentina e di conseguenza per gli avversari. Un fortino, l’ha definito un giorno Cesare Prandelli. Munito, robusto, solido, a volte con muri cosi’ alti che per chi arrivava da fuori Firenze era arduo entrarci e dopo impossibile uscirne vincitore. E quelle di Prandelli sono state stagioni di una Fiorentina all’altezza in Italia e in Europa che già di suo garantiva valori tecnici che in altri momenti storici non aveva e pensiamo ad esempio a gran parte degli anni Settanta. Ma competitiva o no, la differenza spesso la facevano il Comunale fino ai Mondiali italiani e poi il Franchi: la Fiesole trascinava, Maratona, Tribuna e Ferrovia si aggrapavano alla Curva e l’urlo dei quarantamila non dava spesso scampo neanchi a chi aveva più qualità e più campioni in campo.
Anni migliori e anni peggiori, ma basta chiedere a chi ci ha giocato dall’altra parte: il Franchi incuteva timore. Oggi non è cosi’. La Curva Fiesole un cantiere con pali e tralicci che sbucano qua e là alla base, un pezzo di Tribuna laterale off-limits, quasi mezza Maratona chiusa, la Torre impacchettata non aiutano di sicuro ad incutere timore. Neppure il “formaggino”ridotto a un quarto della capienza, paradossalmente neanche tanto, aiuta: la partita è una cosa e i non risultati ottenuti dalla Fiorentina a Firenze finora sono dipesi da quello che (non) hanno fatto Ranieri e compagni, però davvero l’atmosfera come minimo intristisce se non inibisce proprio, nonostante ci provino a spingere la Curva Fiesole spostata in Ferrovia e tutti gli altri tifosi viola che non possono mai essere comunque più di 21.000.
Però questo è lo stadio e questo sarà purtroppo a lungo: Pioli e i suoi devono fare buon viso a cattiva sorte, non c’è altra soluzione e liberarsi mentalmente da quello che li circonda tranne che dal vociare del pubblico amico è indispensabile per poi avere un rendimento differente. Lo chiede la classifica, lo chiede la striscia negativa che fa impressione, perché davvero tre sconfitte nelle prime tre partite in casa è una cosa rara, addirittura rarissima, se è vero com’è vero che esiste un unico precedente e risale addirittura alla stagione 1928-29: quasi cent’anni fa, lo stadio di Campo di Marte nemmeno esisteva e la Fiorentina giocava nell’ex Velodromo Libertas di via Bellini. Per dire la portata negativa di questo record al contrario: e tra tutti gli obiettivi espugnare il Franchi è il principale per la squadra di Pioli oggi contro il Bologna come riportato da Il Corriere dello Sport.

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