Luca Modolo, psicologo dello sport, referente Figc e specialista nel metodo del ’brain imprinting’ ha così parlato a La Nazione della situazione di Pietro Comuzzo, giovane calciatore della Fiorentina: “Parliamo di un ragazzo che ha avuto una crescita improvvisa: da un giorno all’altro si è ritrovato al centro di una grande esposizione mediatica. In questo caso si può parlare di ’sovraccarico cognitivo’, cioè quella condizione in cui oltre agli aspetti tecnici subentrano anche pressioni esterne e la mente finisce per disperdere le proprie risorse. Quello che lo sta riguardando non è un calo di qualità ma una diversa distribuzione delle attenzioni.
La società deve proteggere il giocatore dalle pressioni esterne: il margine d’errore va considerato fisiologico. Se l’ambiente trasmette fiducia, il giocatore mantiene quello ’scatto di esplorazione’ fondamentale per crescere. Ma se il giocatore non riesce a schermarsi da questo vortice, il rischio è che venga trascinato. Panchina? Dipende molto dal carattere del ragazzo: se riesce a vedere un’opportunità dentro a un problema, allora tenerlo fuori potrebbe rivelarsi la scelta giusta. Tutto dipende da come lui vive la situazione. Sarà importante anche capire come Pioli veicolerà questo messaggio: se infatti viene percepito come una ’bocciatura’, potrebbe essere vissuto negativamente”.