Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha risposto alle domande dei giornalisti per la conferenza stampa di fine mercato, queste le sue parole:
“Dall’ultimo volta che ci siamo visti, il giorno dopo si è dimesso Palladino, abbiamo rinnovato De Gea e poi a poco a poco è iniziato il nostro mercato. La storia di Kean è sempre stata trasparente, c’è stato un incontro a Cagliari con Commisso e Moise, gli abbiamo detto che volevamo procedere insieme. C’è stata la clausola che scadeva il 15 luglio, noi abbiamo lasciato libero il ragazzo di scegliere.
Siamo soddisfatti, abbiamo fatto ciò che ci siamo detti ad inizio stagione, tutte le cose sono state condivise con Pioli, avevamo deciso di patrimonializzare la nostra rosa, abbiamo riscattato chi volevamo riscattare: Fagioli, Gosens e Gudmundsson e poi siamo passati al patrimonializzare i nostri acquisti. Siamo contenti dei giocatori presi, volevamo fare quello che abbiamo fatto. I prestiti sono Viti e Nicolussi Caviglia che hanno riscatti abbordabilissimi.
Quella di Kean è una soddisfazione condivisa con tutti, lo avevamo preso quando veniva da zero gol, in tutto lo abbiamo pagato 15 milioni, bonus compresi. Lui ha sposato Rocco, la Fiorentina, la società, gioca con gioia, è felice, gli può riuscire tutto.
Angelozzi e Giulini ci avevano chiesto 30 milioni per Piccoli, c’erano anche altre squadre che lo volevano, per me è una cifra bassa 25 milioni, lui è un giocatore forte che completa la nostra squadra. Veniamo da una sosta nazionali che ha visto segnare 3 gol Kean e 2 gol Dzeko, siamo contenti del nostro attacco.
Lo scorso anno abbiamo fatto 65 punti, siamo arrivati sesti, negli ultimi anno la sesta faceva l’Europa League, l’obiettivo è migliorarsi e vincere un trofeo. Il mercato di quest’anno ci ha dato forza, abbiamo speso 92 milioni di euro per l’esattezza, quindi vogliamo fare bene. Per me è stata un’estate in cui abbiamo lavorato tanto, sia in entrata che in uscita. Ci ho pensato a fare un passo indietro ma la critica ci sta, il tifoso è libero di farla. Mi ha spinto a rimanere la grandissima fiducia del presidente, la connessione con Ferrari e Goretti, con il dottor Pengue, con il team manager, con il responsabile del settore giovanile. Una grande unione che non ho mai trovato.
Il monte ingaggi è aumentato, lo abbiamo fatto con consapevolezza, per i rinnovi ci stiamo lavorando, con Mandragora ci lavoreremo a breve. Abbiamo puntato su uomini che sono leader dentro e fuori dal campo, Dodò ci dà gioia e divertimento, con lui cercheremo in tutti modi di rinnovare anche se il rapporto con l’agente non è facilissimo, voleva un prezzo di uscita perchè non lo volevamo vendere, cercheremo in tutti i modi di trattenerlo, lui si allena alla grande, è legato a Firenze.
Il giorno dopo la conferenza dell’ultima volta è stato inaspettato, Palladino ha fatto un ottimo lavoro, sono stato anche io troppo entrante in certe situazioni come dopo Monza, Verona e Venezia, ma dovevo dare delle scosse. Dopo la decisione di Palladino abbiamo chiamato subito Pioli, da li è partito tutto. Abbiamo puntato solo su di lui, non abbiamo parlato solo con lui. Siamo andati decisi e dritti per la loro strada.
Per Gosens abbiamo avuto un’offerta irrinunciabile per un giocatore di 30 anni ma siamo voluti ripartire da uomini come lui. Per Comuzzo abbiamo avuto un’offerta enorme, lo voleva fortemente Inzaghi, ma lui ha scelto di restare, non era pronto per questa decisione. Lui deve dimostrare e lo sa, è un’altra medaglia che ci mettiamo addosso. Vedere Kayode titolare in Premier è una grande soddisfazione, cosi come Fortini che diventerà forte, il percorso di Koaudio. Abbiamo rifiutato offerte per De Gea e Pablo Mari.
Crediamo in Parisi, gli abbiamo il contratto di un anno, a destra abbiamo Dodò e Lamptey, poi puntiamo tantissimo siu Fortini anche se viene da qualche problema fisico. Abbiamo avuto patrimonializzare, se ci sono delle offerte irrinunciabili le valuteremo.
Il rapporto di fiducia con qualche procuratore? Si parla tanto di Lucci, da quando sono qui di giocatori suoi arrivati Cuadrado, Vecino e Badelj, poi Muriel. Dopo abbiamo portato Kean, Dzeko a parametro zero, poi Nicolussi Caviglia in prestito e alla fine Piccoli che abbiamo voluto fortemente. Noi lavoriamo con tutti, se un agente ci serve ci lavoriamo, è normale che ci sono agenti con cui ci troviamo meglio, fa parte della vita. Per Valentini abbiamo scelto, visto il suo rapporto con il Verona, che fosse utile un nuovo anno di crescita, abbiamo preso
Abbiamo comprato Sohm che è un giocatore forte, abbiamo investito tanto su Fazzini, crediamo tanto su Nicolussi Caviglia, penso che possa far bene Richardson. Piccoli lo abbiamo pagato quella cifra ma i parametri per gli attaccanti sono quelli, Lucca è stato pagato 36
Fortini lo volevano tutti in serie B, Lindelof lo abbiamo trattato, avevamo un accordo lui, non ci abbiamo fatto una bellissima con lui ma era un’operazione legata a Comuzzo. Su Ceballos di concreto non c’è stato nulla. Beltran ha rifiutato il Flamengo e la Russia dandoci delle motivazioni che ci stavano, è finita male solo da un punto di vista economico, è ancora nostro, è andato solo in prestito e abbiamo dei bonus altissimi legati ai gol, quindi tiferemo tanto per lui.
Non è stato preso Piccoli per una cessione di Kean, pensiamo che lui siamo molto forte e volevamo un reparto offensivo forte. Tra gli attaccanti contiamo anche Gudmundsson. Su Kessiè ci abbiamo parlato me per ragioni economiche non siamo mai entrati in trattative. Su Alaba non c’è mai stato nulla. Bianco aveva voglia di giocare, la scelta è sua di andare in Grecia.
La trattativa per il riscatto di Gudmundsson è stato voluto da tutti, lo voleva Pioli, i rapporti con il Genoa sono ottimi e quindi abbiamo trovato una soluzione che sarebbe arrivata a prescindere dalle scadenze che c’erano. Su Martinelli abbiamo discusso tanto per decidere il suo futuro, lui ha un grande rapporto con De Gea e i suoi allenatori ne parlano benissimo, sono sicuro che lui troverà il suo spazio. Crediamo tanto in Fazzini, pensiamo sia un grande talento, contenti anche dell’arrivo di Lezzerini, lui ha scelto di venire qui nonostante il ruolo da terzo
Per me l’offerta di 35 milioni per Comuzzo sono un’offerta irrinunciabile, sugli attaccanti invece le valutazioni cambiano di mercato in mercato, a volte i prezzi vanno alle stelle e non sai nemmeno il motivo”
