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Polverosi: “De Gea mostruoso, Fiorentina ormai in balia dei suoi fantasmi. La Viola sta sprofondando”

Rassegna Stampa

Polverosi: “De Gea mostruoso, Fiorentina ormai in balia dei suoi fantasmi. La Viola sta sprofondando”

Redazione

30 Ottobre · 09:19

Aggiornamento: 30 Ottobre 2025 · 09:19

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“De Gea per un’ora ha retto la Fiorentina da solo”

Nelle pagine del Corriere dello Sport troviamo le parole di Alberto Polverosi: “Un’ora di De Gea. Mostruoso. Ha retto la Fiorentina da solo, quattro gol tolti a Bastoni, Dimarco, Dumfries e Bisseck. Ma non poteva durare quando l’Inter ha ritrovato il meglio di sé, da quel momento nemmeno quel santo di portiere spagnolo poteva salvare una squadra ormai in balia dei suoi fantasmi.

Peggior inizio della sua storia centenaria, una fragilità incomprensibile, una difficoltà continua a creare gioco, a mostrarsi solida, a trasformarsi in un solo corpo. La Fiorentina sta sprofondando, nove partite, cinque sconfitte (tre di fila in casa), nessuna vittoria, quattro punti in classifica col penultimo posto. Ma quello che sembra più grave, più preoccupante, é la fragilità interiore della squadra unita alla difficoltà dell’allenatore a trovare una soluzione, una via d’uscita. Ieri sera la Fiorentina si è presentata con un nuovo centrocampo, che peraltro non era stato disastroso come quelli precedenti, un centrocampo di muscoli (Sohm,

Mandragora e Ndour) ma non scarso nemmeno sul piano tecnico.

Sarà un caso, ma lo splendido gol di Calhanoglu è arrivato quando il suo diretto marcatore, Gudmundsson, era stato sostituito con Fazzini, che nell’azione dell’uno a zero si è fatto saltare troppo facilmente dal turco. E non è stato convincente nemmeno la sostituzione di Sohm con Fagioli. La sensazione è quella di brancolare nel buio.

La Fiorentina ha retto per un’ora, Pioli aveva impostato una partita fortemente difensiva, tanto che ha trovato un equilibrio naturale: c’era folla dalle parti di De Gea, ma c’era anche una buona organizzazione. Per una sessantina di minuti è sembrata una squadra più equilibrata, capace di togliere all’Inter laggressivita, la verticalizzazione e la velocita nella circolazione della palla.

Difesa bassa e corposa e marcature a uomo, Gudmundsson su Calhanoglu, Sohm su Sucic, Ndour su Barella, poi Comuzzo usciva su Lautaro e Pablo Marí su Esposito, tutto questo non è bastato quando l’Inter ha alzato il ritmo e aumentato la velocita del giro-palla. Fa spavento quello che sta succedendo alla Fiorentina, che ora ha due partite gia decisive, due scontri diretti, domenica col Lecce e poi a Marassi col Genoa. Non può che vincere se non vuole smarrirsi definitivamente e farsi ingoiare dal terrore del baratro.

Non si è smarrita certo l’Inter che ha ripreso a correre, a giocare, a segnare e a vincere. Ieri ha agganciato il Milan al terzo posto, è di nuovo a -3 da Napoli e Roma. I veleni del Maradona sono evaporati (anche se Lautaro non ha brillato), i nerazzurri hanno confermato la facilita ad arrivare in zona-gol: ne hanno fatti tre a cui se ne sarebbero aggiunti almeno altri due se in porta non ci fosse stato De Gea. In nove partite ventidue gol e i tre rifilati alla Fiorentina sono stati firmati non dai tre attaccanti, ma da Calhanoglu e Sucic (applausi per la rete davvero splendida)”.

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