Nelle pagine del Corriere Fiorentino troviamo il pezzo di Ernesto Poesio: “Tra questi c’è anche Kean che nel primo tempo con la Roma, una volta rimesso solitario al centro dell’attacco, è sembrato riprendere vigore e con lui tutto l’attacco viola. Meno compiti tattici e più istinto, insomma, la Fiorentina potrebbe aver bisogno anche di questo per ritrovarsi. Un po’ come la scorsa stagione quando lo stesso Palladino nel bel mezzo della serie record di vittorie consecutive ammise candidamente: «Potrei anche non allenarli, fanno tutto da soli». Una battuta, ma anche un modo per dare fiducia. Proprio quella che sembra mancare in questo momento ai viola che, raccontano i numeri, in questo inizio di campionato hanno buttato via la bellezza di 8 punti non riuscendo a gestire le partite. Certo, il calendario in questo senso non aiuta. Il ritorno in campo contro il Milan rappresenta da subito uno scoglio difficilissimo da affrontare. I rossoneri con la cura Allegri hanno ritrovato solidità e convinzione e vedono nei viola in crisi una preda da aggiungere al proprio bottino per tenere il passo ai vertici della classifica. Max Allegri dopo il pareggio con la Juventus si è affidato a una battuta delle sue: «È meglio non aver vinto perché avremmo pensato di essere diventati bravi. E invece c’è ancora tanto da lavorare». Schiettezza livornese. E un paradosso che dimostra una determinazione che sembra mancare dalle parti del Viola Park dove invece ci sarebbe stato bisogno di «sentirsi bravi». Momenti opposti insomma con la speranza che, al di là, del risultato la Fiorentina mostri quantomeno dei passi avanti. In estate Pioli rimproverò bonariamente Allegri di non aver inserito anche i viola nella lotta Champions. Domenica i viola avranno la possibilità di dimostrare al tecnico rossonero, anche sul campo e non solo a parole, che si sbagliava. D’altronde se è vero che nelle burrasche si creano i veri equipaggi, è lecito aspettarsi almeno una Fiorentina unita e solida. In caso contrario ogni valutazione, anche sull’allenatore, diventerebbe lecita”.