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Perez: “Superlega necessaria, la organizzeremo. UEFA e Liga ci ostacolano, arbitri vergognosi”

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Perez: “Superlega necessaria, la organizzeremo. UEFA e Liga ci ostacolano, arbitri vergognosi”

Redazione

24 Novembre · 18:23

Aggiornamento: 24 Novembre 2025 · 18:23

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All’Assemblea Perez fa il bilancio dei trionfi e attacca UEFA, LaLiga e arbitri; poi omaggia Ancelotti, Modric e anche Xabi Alonso.

Il  Presidente del Real Madrid, Florentino Perez, ieri sera ha aperto l’Assemblea dei soci con un intervento per fare il punto sulla situazione dei Blancos. Nel suo discorso hanno pesato soprattutto gli attacchi, durissimi e senza precedenti, rivolti a LaLiga e a Tebas, alla UEFA, al Barcellona e al sistema arbitrale. Le sue parole hanno scatenato molto entusiasmo tra i soci. Queste sono le sue parole: “Abbiamo vinto 30 titoli in quindici stagioni. Ma sappiamo bene qual è il livello di esigente del Madrid. La scorsa stagione abbiamo lottato fino alla fine, ma va ricordato che è stata una stagione molto dura per gli infortuni, che ci hanno privato quasi tutto l’anno di Carvajal e Militao, e anche di Ceballos, Camavinga e Mendy. Hanno giocato più di 80 partite ed è una vera follia con un calendario sempre più dannoso”.

Critiche alla Uefa: “Non è che siamo contro tutto, ma ci opponiamo a ciò che non è legale o etico. Non è normale né legale che si impedisca ai club di organizzare i propri tornei. Non è normale che dalla UEFA cerchino di dirigere il nostro destino e di imporre formati che penalizzano i tifosi. Nessuno può sanzionarci, i club sono liberi, come ha detto l’ultima sentenza della Corte d’Appello. Abbiamo due diritti: essere risarciti con miliardi di euro e organizzare la nostra competizione, e vi assicuro che faremo entrambe le cose. Ma gli esecutivi della UEFA devono rispondere ai loro votanti. Per questo motivo siamo obbligati a giocare partite in Asia o vicino alla Cina. Non è normale che nel XXI secolo sia sempre più caro vedere il calcio”.

Su La Liga: “Non è normale che il presidente della Liga voglia imporci una partita a Miami, cosa che non trova normale neanche il capitano del Barça, Frenkie de Jong. Non è normale che LaLiga sostenga che Barcellona e Villarreal abbiano accesso a iniezioni economiche extra per giocare a Miami. E dobbiamo ancora sentire Tebas paragonare la partita alla NFL con il suo tentativo fallito a Miami. La partita NFL è stata legale e regolamentare e ha il sostegno di tutti. Non è lo stesso, non aveva il sostegno della UEFA, è solo una scommessa fallita. Non è normale che LaLiga incassi sei volte più della Premier”.

Sugli arbitri: “Non è normale il livello di arbitraggio spagnolo. È vergognoso che tra i 35 arbitri spagnoli, la FIFA non ne abbia scelto nessuno. E non è normale che il Barcellona abbia pagato, per qualsiasi motivo, più di 8 milioni di euro al vicepresidente degli arbitri per almeno 17 anni, periodo coincidente con i migliori risultati blaugrana. Questo impediva di agire con neutralità. Come è possibile che prima di una finale di Copa del Rey, l’arbitro e l’addetto VAR minacciassero il nostro club? Avrebbero dovuto essere esclusi, ma non è stato fatto nulla”.

Sui trofei: “Vi sembra normale che molti giocatori del Real Madrid abbiano più Champions League che titoli di Liga? Carvajal è un esempio. Alcuni ne hanno sei, chi più chi meno, cinque o quattro. Lo stesso vale per me come presidente. È normale? No”.

Critiche all’ECA e alla UEFA: “Si cercò un accordo con la UEFA, ma non fu possibile. Ci hanno indirizzato verso l’ECA, ma loro impongono di rinunciare a qualsiasi causa contro la UEFA. Sarebbe rinunciare a miliardi che chiederemo”.

Su Xabi Alonso: “La miscela di giocatori straordinari e giovani talenti, uniti dall’amore per il Madrid, è la chiave. Abbiamo ingaggiato Xabi che conosce la nostra casa e i nostri valori. E abbiamo preso grandi giocatori”.

Finisce con gli omaggi: “Chiedo un riconoscimento a Ancelotti, l’allenatore più vincente della nostra storia con quindici titoli. Modric, già nel cuore dei madridisti, esempio dentro e fuori dal campo. Lucas Vázquez, grande canterano e modello di comportamento. E grazie a Jesús Vallejo, che ha lasciato il club con 13 titoli”.

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