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Percassi: “La Fiorentina è forte, vogliamo vincere in Coppa Italia ma senza pensare alle rivincite”

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Percassi: “La Fiorentina è forte, vogliamo vincere in Coppa Italia ma senza pensare alle rivincite”

Redazione

21 Gennaio · 22:58

Aggiornamento: 21 Gennaio 2024 · 22:58

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«Sì, lo posso confermare: faremo un museo dell’Atalanta, dentro lo stadio, sotto la Curva Sud ora in costruzione». Il cameo lo scopri a intervista quasi finita: Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, conferma ufficialmente quel che da un po’ circola come indiscrezione, o tra i rumors in qualche cena di società, o a margine di qualche dichiarazione sulla sua celeberrima collezione di maglie da calcio.

«Non posso dare altri dettagli perché il progetto è in divenire — quasi si giustifica Percassi —, ma noi come famiglia abbiamo sposato il concetto di “stadio aperto”, di casa dell’Atalanta che contribuirà a far rivivere quel pezzo di città. Lo stadio aperto è nella “Scuola allo stadio”, nella vita che precede ogni partita, ancora di più lo sarà nel museo».

Del sogno di spazi appositi da dedicare alla storia del club — con particolare riferimento proprio alla sua collezione di maglie — l’Ad nerazzurro aveva fatto cenno nelle dichiarazioni rilasciate alla prima «pinzata» della curva Sud, quando nel giugno scorso erano cominciati i lavori per l’abbattimento e la ricostruzione del settore. Poi qualche idea sulla raccolta di cimeli spuntata all’improvviso, ora l’impegno di trasformare gli spazi aggiuntivi previsti all’interno della Curva Sud nel «Museo dell’Atalanta».

Dove? Quando? La nuova Curva Sud (curva Morosini) del Gewiss Stadium — che vista dalle tribune sta crescendo a vista d’occhio e che sarà pronta per l’inizio del prossimo settembre — prevede al piano terra nuovi spazi commerciali. Saranno la continuazione dei negozi che ora occupano il lato di viale Giulio Cesare (sotto la tribuna Rinascimento, per intenderci), e lì tra l’altro potrebbe trovare posto anche un nuovo punto dell’Atalanta Store, oltre a quello presente in Viale Papa Giovanni XXIII. Al primo piano della curva ovviamente ci saranno tutti gli ingressi agli spalti (come nella Nord, la Curva Pisani), sopra i quali ci sarà anche un secondo piano, che invece nella curva Nord non esiste. E lì dovrebbe nascere il museo dell’Atalanta.

Si dovrebbe trattare di un’area coperta di circa 500-600 metri quadrati per le maglie di proprietà di Luca Percassi, il materiale storico, scarpini e attrezzi del mestiere collezionati in una vita con l’Atalanta dal «Dorino» (il magazziniere Dorino Arrigoni), uomo di fiducia della famiglia Percassi, e chissà cos’altro.

Ovviamente ci saranno ingressi riservati e, con la presenza al piano interrato del piazzale antistante la Curva Sud del parcheggio da 400 posti auto, è evidente che far vivere il museo sarà logisticamente possibile. Per realizzarlo servirà qualche mese dopo il completamento della curva, quindi l’inaugurazione è prevedibile entro i primi mesi del 2025.

Poi le presenze, che sono un’incognita di non poco conto. La società parte dalla fidelizzazione dei bergamaschi, e i punti di partenza sono le quasi 140 mila magliette distribuite a tutti i nuovi nati di Bergamo e provincia dal 2011 a oggi, e la proposta «La scuola allo stadio» che in vent’anni ha portato in visita allo stadio oltre 30 mila ragazzi di scuole elementari e medie. Per tutti poi ci sarà, appunto, anche il museo dell’Atalanta.

OE, ancora, il grande tema: ma cosa esponi in un museo se in 116 anni hai vinto un solo trofeo, la Coppa Italia nel 1963? Sì, diversi scudetti del vivaio, ma niente di paragonabile a Juventus, Inter o Milan. Paragoni improponibili.

Luca Percassi approfondisce: «In realtà è la storia dell’Atalanta che merita un museo. Per esempio: ogni ingresso in Europa per noi vale un trofeo. Penso ai quarti di finale di Champions League col Psg giocati a Lisbona, o a tante altre sfide epiche. Sa, noi sappiamo da dove veniamo, siamo una “provinciale”. Valorizzare la nostra storia significa valorizzare il territorio».

Impossibile non ricordargli la semifinale di Coppa Italia (con la Fiorentina) alle porte e le due finali perse in tre anni dal 2019 al 2021 (nella storia quattro finali perse su cinque giocate) con Lazio e Juve che si sfideranno nell’altra semifinale. «Ma noi pensiamo alle nostre partite. E la Fiorentina è forte. Ora pensiamo ai viola, non alle possibili rivincite. Per quelle due sconfitte c’è più di un rimpianto, ma le soddisfazioni di questi ultimi anni sono state molte di più».

Infine la condivisione d’intenti con il socio americano, Steve Pagliuca, lunedì scorso presente ad Atalanta-Frosinone 5-0, per 24 ore a Bergamo durante in viaggio per partecipare al World Economic Forum di Davos, in Svizzera: «La condivisione d’intenti con Steve è assoluta — conclude Percassi —, i contatti sono praticamente quotidiani e lunedì quando è arrivato ha voluto anche visitare il cantiere della Curva Sud». Dove, tempo 15-18 mesi, il co-proprietario d’Oltreoceano si potrà godere il museo dell’Atalanta.

 

 

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