La Juventus, guidata da un altro Agnelli, è in prima fila perché considera Chiesa un giocatore speciale. Lo ha inserito nella lista degli italiani da seguire da vicino, un classico di questi anni in bianconero, e ormai lo considera il preferito per il mercato estivo.
La Juve ha un’esigenza chiara – un difensore centrale su cui investire, con De Ligt e Ruben Dias in prima fila – e un progetto per l’attacco. Il bilancio è ovviamente una questione centrale, quindi bisogna ragionare anche sulle uscite. Una partenza di Dybala o, ancora meglio, Douglas Costa permetterebbe alla Juve di fare cassa e puntare su un rinforzo.
Metà marzo non è il momento delle offerte alla Fiorentina, che non vuole certo privarsi del suo miglior giocatore. Per questo, per arrivare a Chiesa serviranno almeno 60-70 milioni – c’è chi addirittura si spinge già a parlare di valutazioni in tripla cifra – e un progetto tecnico per convincere Federico.
La Fiorentina vorrebbe solo offerte in denaro, niente contropartite tecniche, e in questo senso la Juventus ha perso la carta migliore: Marko Pjaca.
Il Napoli si è mosso presto e con insistenza, Inter e Milan per un periodo sono sembrate favorite ma potrebbero pagare la concorrenza: per entrambe, pensando anche ai paletti del fair play finanziario, è complicato arrivare a cifre così alte. Il resto d’Europa osserva interessato. Il Psg è la squadra straniera che si è mossa di più ma per tutte vale un ragionamento: bisogna aspettare le svolte del mercato. Il Liverpool, per esempio, si muoverebbe concretamente in caso di addio di Salah.
Federico, in tutto questo, continua a lavorare, non pensa troppo al mercato e lascia la situazione in mano a papà Enrico: in fondo lui è tifoso della Fiorentina, in città sta più che bene. Decideranno insieme.
La Gazzetta dello Sport