Adesso sì che si fa dura. Durissima. Con la sconfitta patita contro il Verona, la classifica della Fiorentina è peggiorata ulteriormente e il riferimento, in particolare, non va tanto al posizionamento in graduatoria – ventesimi erano i viola prima del match con l’Hellas e ventesimi sono rimasti anche dopo il ko ieri – ma al divario con la zona salvezza, che adesso dista ben 8 punti.
Al momento infatti Ranieri e soci, con le loro 6 tristi lunghezze, per salvarsi devono recuperare 8 punti a Parma, Genoa e Cagliari (sconfitte al pari dei viola nel turno di questo weekend) che al momento sono le squadre che, con 14 mattoncini, occupano le prime posizioni sopra la zona rossa, quella appannaggio dalla squadra di Vanoli, dal Pisa (adesso penultimo a quota 10) e dal Verona (terzultimo a 12). Dopo il ko di Reggio Emilia, il tecnico viola aveva parlato di «dieci vittorie da conquistare» da qui alla fine della stagione per centrare la salvezza ed effettivamente, nonostante la sconfitta di ieri, il principio resta ancora valido poiché la quota per restare in Serie A dovrebbe essere attorno ai 34-35 punti quest’anno.
Un target, dunque, numericamente possibile ma che ad oggi sembra improbabile da raggiungere da parte di una squadra incapace di vincere nemmeno una partita nelle prime quindici di questo campionato e che adesso è obbligata a trionfare per ben dieci volte nelle ultime ventitré gare. Per farlo la Fiorentina, a partire da oggi, dovrebbe viaggiare a una media di 1,3 punti a partita. Resta (quasi) solo la matematica. Lo riporta La Nazione.
