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Nazione: “Per Pradè il clima era diventato opprimente. I tifosi attendono risposte su tutti i fronti”

Rassegna Stampa

Nazione: “Per Pradè il clima era diventato opprimente. I tifosi attendono risposte su tutti i fronti”

Redazione

2 Novembre · 10:26

Aggiornamento: 2 Novembre 2025 · 10:36

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poco prima di mezzogiorno anche squadra e staff sono stati messi al corrente della decisione di Pradé, in uno spogliatoio dove regnava il silenzio assoluto

Dopo 511 partite si chiude (volontariamente) la seconda avventura fiorentina di Daniele Pradé. Ieri mattina, di buon ora, l’ormai ex ds ha comunicato al presidente Rocco Commisso e al direttore generale Ferrari l’intenzione di rassegnare le dimissioni, senza ripensamenti. Mossa che è stata accolta con dispiacere, anche per il grande legame che si era instaurato con tutta la famiglia Commisso, con Rocco che in tempi difficili – ricordate il Covid? – ha sempre avuto parole importanti nei confronti del Pradé persona. «A Daniele auguriamo, con grande stima e affetto, tutto il meglio per il suo futuro», le parole di Rocco e sua moglie Catherine, contenute nel comunicato con cui è stata resa ufficialmente nota la decisione dell’ex ds.

Dopo il colloquio con la dirigenza, si è atteso l’arrivo della squadra per la seduta del mattino e poco prima di mezzogiorno anche squadra e staff sono stati messi al corrente della decisione di Pradé, in uno spogliatoio dove regnava il silenzio assoluto. Forse nessuno si aspettava una mossa del genere, ma i giocatori, dopo che Pradé è uscito, probabilmente anche con un filo di commozione, hanno voluto testimoniare la loro vicinanza, tanto da andare tutti nell’ufficio del dirigente, al primo piano del padiglione che ospita la prima squadra. E’ stato in quel momento che l’uomo Pradé è uscito in tutta la sua schiettezza, incitando il gruppo a reagire subito e mettere in campo la loro determinazione e voglia di riscatto contro il Lecce. Un passo indietro proprio per responsabilizzare il gruppo.

Che l’aria attorno al ds fosse di bufera non era una novità. Lui stesso, dopo la partita contro il Milan – il 19 ottobre – si era assunto le responsabilità di un avvio di stagione così negativo e che valutava anche le dimissioni. Forse l’ennesima dura contestazione dei tifosi, con striscioni notturni, hanno di fatto accelerato una scelta già da qualche tempo un’opzione in primo piano. Pradé ci pensava da tempo, insomma, a lasciare l’incarico, assumendosi tutta la responsabilità delle difficoltà della Fiorentina, anche se gli attestati di stima e fiducia che sono sempre arrivati dagli Stati Uniti lo avevano spinto a rimanere. Ma evidentemente il clima che Pradé percepiva attorno a lui era diventato opprimente. Come detto, era ritenuto il primo responsabile dalla tifoseria, per quanto sta accadendo a una squadra che mai fino ad ora ha dimostrato di valere quanto si pensava a inizio stagione.

Intorno alla Fiorentina questi sono i giorni della rabbia e della contestazione estesa. La Tramontana che scende dalle colline di Fiesole, alle spalle di quello che resta della curva, soffia forte verso la paura più grande che nessuno osa pronunciare, ma che tutti temono. Anche per questo Pradé ha scelto di accelerare i tempi dopo una notte di passione e tormento. I tifosi, attualmente, hanno inserito ai primi posti della classifica del malumore il direttore sportivo, ma attendono risposte su tutti i fronti e su tutti gli uomini da parte della proprietà. Probabilmente siamo solo agli inizi. Lo riporta La Nazione.

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