
Primo: la consistenza del gioco viola. O meglio, una maggiore continuità di consistenza di quel gioco che nella trasferta di campionato a casa del Milan ha continuato per offrire una Fiorentina dai due volti. Prima sofferente e poi motivata. Punto numero due: il lavoro della difesa. E guai non ricordare che il test con il Genk è assolutamente significativo visto anche il 2-2 dell’andata. La linea davanti al portiere, Terracciano o Christensen che sia, continua a mettere in fila troppe lacune e sbavature. Punto numero tre: il centravanti. E qui, proprio Italiano, ha lanciato un messaggio forte e chiaro alle sue punte.
Nzola e Beltran sono chiamati a mandare una risposta definitiva e finalmente positiva sulle loro qualità, sul loro essere bomber visto che la Fiorentina ha un bisogno da matti dei loro gol e che il tempo dell’attesa, quello della fiducia a scatola chiusa è probabilmente scaduto. O i due centravanti si sbloccano e svoltano, oppure l’arrivo del mercato di gennaio potrebbe spingere società e allenatore a rivedere le loro posizioni. Lo scrive La Nazione.