Avanti adagio. Ma pur sempre avanti. Stefano Pioli alla fine sarà il nuovo allenatore della Fiorentina. Su questo sembrano esserci ormai davvero pochi dubbi anche se i tempi non sembrano così ristretti per arrivare alle firme. La giornata di ieri è stata quella nella quale si è capito che tra il tecnico dell’Al-Nassr e la Figc non c’è mai stata alcuna intesa. Troppo oneroso l’ingaggio di Pioli, dopo il rifiuto a sorpresa di Ranieri non ci sono stati i margini nemmeno per intavolare la trattativa. Anche perché contestualmente la Federazione ha fatto informalmente capire di non voler mettere i bastoni fra le ruote a un club (in questo caso la Fiorentina) e lo stesso Pioli si è dimostrato piuttosto deciso nel voler mantenere gli accordi con i dirigenti della Fiorentina. Una telefonata fra le parti ha chiarito questo aspetto dopo che a livello nazionale il nome di Pioli era stato speso da più parti per il post Spalletti. Così non sarà e come detto – salvo clamorosi colpi di scena non previsti – Stefano tornerà a Firenze per la terza volta.
La Fiorentina ha il sì del tecnico, le parti da giorni sono scese anche nei dettagli dello staff (si parla di sei elementi che integreranno i professionisti già in organico alla Fiorentina), oltre ai primi nomi di mercato e al famoso Club Manager. Ruolo che sembra mettere tutti d’accordo, manca però il nome del candidato scelto. Accordo anche sullo stipendio. Triennale (o biennale con opzione) a 3 milioni a stagione. Pioli spalmerà dunque (rinunciando a diversi soldi) il ricco anno di contratto da 12 milioni che ha ancora in Arabia Saudita, ma anche la Fiorentina alzerà in modo esponenziale l’asticella, spendendo per l’allenatore quasi il doppio rispetto a quanto percepito da Palladino.
Tempi incerti perché prima c’è da trovare un accordo per l’addio all’Al-Nassr e il club saudita deve trovare un sostituto. Resta chiaramente da tener di conto anche dell’aspetto delle tempistiche fiscali, con Pioli che potrà lasciare l’Arabia Saudita soltanto dopo il 2 luglio. Ma le riunioni organizzative saranno portate avanti telematicamente. Piuttosto ci sarà da lavorare ai fianchi dell’Al-Nassr per accorciare i tempi della risoluzione del contratto. Motta e Farioli sono rimasti in orbita viola essenzialmente per cautela dopo lo tsunami che ha travolto la Nazionale. Lo riporta La Nazione.