Pioli aveva confermato l’ossatura vista in Conference, con l’idea che l’inserimento di Ndour potesse dare dinamismo alla fase offensiva. In realtà Moise Kean è apparso troppo isolato e la Fiorentina ha faticato a costruire occasioni, mentre il Cagliari ha saputo mettere in difficoltà i viola grazie alla vivacità di Borrelli e all’energia dell’ex Folorunsho.
L’occasione più nitida del primo tempo è infatti dei sardi, con De Gea costretto a un affannoso intervento e Gosens decisivo a salvare sulla linea. La squadra di Pisacane ha chiuso la prima frazione con personalità, lasciando i viola in evidente sofferenza.
Nella ripresa, Pioli ha provato a correggere l’assetto inserendo Mandragora e Viti, e proprio il centrocampista è stato decisivo con il gol del vantaggio, servito da un’intuizione di Gud. Il Cagliari però non ha smesso di crederci, andando vicino al pari con Borrelli e trovando infine il gol con Luperto, che ha vanificato anche la prodezza di De Gea su Luvumbo. Alla fine la Fiorentina torna a casa con l’amaro in bocca, incapace di trasformare una partita sofferta in una vittoria preziosa. Lo scrive La Nazione.