La Fiorentina distrugge la Juventus, riaccende la sua corsa all’Europa ma soprattutto mette la firma su una prestazione da applausi. Sia sul piano del gioco – con il 3-5-2 modulo indispensabile a sfruttare al meglio le qualità degli esterni Gosens e Dodo – sia su quello delle idee, con Fagioli uomo-ovunque e Gudmundsson finalmente arrivato al livello che Firenze non aveva ancora visto. Marì al centro della difesa, al posto di Comuzzo è l’unica variazione di formazione che Palladino si concede rispetto alla sfida di coppa con il Panathinaikos. Una novità anche nella Juve dove al posto dell’ex viola Vlahovic, Thiago Motta preferisce Weah, lasciando Kolo Muani in pressione davanti a De Gea.
Le squadre si studiano per un quarto d’ora poi. Si registrano un paio di contropiede bianconeri prima che la Fiorentina in un uno-due micidiale. Minuto numero 15: angolo di Cataldi, palla indirizzata (e ribattuta) in porta di Gosens, che poi replica la conclusione e segna. Due minuti ed ecco il raddoppio, firmato Mandragora, lesto a sfruttare al meglio una bella idea di Fagioli. La Juve accusa il colpo e va in tilt, mentre la Fiorentina, forte del doppio vantaggio, si mette a gestire il match con un buon possesso palla e tanto contropiede.
Secondo tempo che si accende seguendo il trend della prima parte del match. La Juve appare leggermente più cattiva (con Koopmeiners e Gonzalez), ma la difesa della Fiorentina si sa gestire. Sette minuti e i viola vanno a chiudere il match: ci pensa Gud con una delle sue azioni in solitaria e fendente rasoterra all’angolino basso imprendibile per Di Gregorio. Poi il delirio e la festa tutta viola con il coro ironico rivolto alla panchina Juve: ‘Dusan Vlahovic dov’è?’. Punto. Lo riporta La Nazione.