E’ un po’ come essere idealmente ai nastri di partenza. La stagione della Fiorentina riprende dall’Atalanta e non si fermerà più fino alla fine. Undici partite certe ancora da giocare, con l’obiettivo di farle lievitare a quindici. I calcoli li hanno già fatti tutti, compreso Raffaele Palladino che all’antivigilia della ripresa del campionato ha confermato la sua ambizione: arrivare il più in alto possibile in Serie A e disputare la finale di Conference League. Insomma, nessuna scelta all’orizzonte per quanto riguarda il condottiero viola, parso rilassato e rigenerato da una sosta arrivata al momento giusto. I suoi ragazzi stanno bene, pronti al rush finale con – a questo punto – obiettivi sportivi ben chiari in testa. Il patto definitivo resta chiuso a doppia mandata nello spogliatoio del Viola Park, ma l’ambizione mostrata dai calciatori nelle tante interviste rilasciate durante la sosta (una su tutti, quella di Cataldi a La Nazione) lascia intendere che il gruppo non voglia precludersi niente.
Già il mese di aprile da questo punto di vista sarà decisivo, con il match contro l’Atalanta che a quel punto sarà già alle spalle. Quattro sfide di campionato (Milan e Cagliari in trasferta, Parma ed Empoli al Franchi), più il doppio confronto con il piccolo Celje, che a parole ha già dato battaglia alla Fiorentina, consapevole di non poter sottovalutare nessuno in Europa. In Slovenia, per intendersi, lo stadio è già esaurito da giorni (andata il 10 aprile). Il ritorno in casa, una settimana più tardi, nell’idea generale dovrà proiettare i viola in semifinale. Per intasare così anche il calendario del mese di maggio. Una piacevole abitudine degli ultimi anni, che Palladino vuol viversi da protagonista. Senza scegliere, con la testa libera e l’entusiasmo dei suoi ragazzi. La stagione viola è ancora tutta da scrivere. Lo scrive La Nazione.